Bergoglio ci protegge dai terroristi. Questa ci mancava…

Non scrivo volentieri di Bergoglio perché francamente non mi pare che ci sia più nulla da dire su questo personaggio. Che agisca in chiave anticristiana, e in particolare anticattolica, mi pare così evidente che trovo ormai inutile occuparsene. Non ho l’intenzione, non essendo assolutamente il mio mestiere, entrare in dispute teologiche sulla possibilità o meno che un papa sia eretica, o in discussioni sul fatto che Bergoglio sia o non sia papa. Dal punto di vista giuridico lo è, visto che è stato eletto da un conclave di cardinali e nessuno di essi ha fatto obiezioni sulla nomina. Se poi sia papa anche sostanzialmente, questo, ripeto, è un argomento in cui non mi sento di entrare.

Mi limito a constatare che viviamo in un tempo di grande penitenza – probabilmente perché ce lo siamo meritato – e Bergoglio fa parte delle punizioni che dobbiamo subire. E in questo senso è anche una Grazia, perché la nostra Fede viene messa alla prova.

Ma veniamo al fatto specifico. In questi giorni ho sentito una novità che mi è sembrata interessante, anche perché è un esempio di come chi non vuole vedere la realtà delle cose debba poi fare disperate arrampicate sui vetri per sostenere le proprie posizioni. Mi riferisco agli ammiratori, ai “fans” di Bergoglio che devono, e, poveretti, non è certo facile, dare una ragione “accettabile” alle stravaganze del loro beniamino. E la novità è il “Papa anti-terrorismo”.

Mi ha scritto un’amica:

 

“…quest’oggi, uscendo dalla Messa domenicale, sono incappata in una discussione, amichevole ma da posizioni opposte, con una coppia di amici di gioventù, cattolici osservanti e ammiratori incondizionati della pastorale di Papa Francesco. Tutti quelli che mi conoscono sanno come la penso in proposito, e cioè (in parole povere) che l’attuale Papa stia cercando di alterare i paradigmi bimillenari che reggono la Chiesa di Cristo e per questo suo strizzare l’occhio al “mondo” relativista, nichilista e confusionario, a volte sfiori l’eresia.

I miei amici sostengono invece che i gesti del Papa che scandalizzano tanto i tradizionalisti come me (per esempio, firma della dichiarazione di Abu Dhabi, sostegno alla religione primitiva dei popoli amazzonici, condanna del proselitismo…) sono serviti ad allontanare dall’Italia il terrorismo islamico che invece si è scatenato in tanti paesi d’Europa.

Confesso che inizialmente mi hanno tappato la bocca, perché poco prima avevo letto del musulmano che ha accoltellato in Francia quei poveretti che hanno avuto la sfortuna di incontrarlo. “Lo vedi?” mi hanno detto “se il Papa agisse come piacerebbe a voi, forse l’ISIS non esiterebbe a gettare una bomba sulla cupola di S. Pietro”…

 

Ho così risposto:

 

“… non ti nascondo che quanto mi dici mi ha indotto subito questo pensiero: “Poveretti i fans di Bergoglio, perché ormai devono davvero arrampicarsi sugli specchi per sostenere il loro beniamino”.

In una sola cosa mi permetto di correggerti. Tu dici che il Bergoglio a volte ha “sfiorato” l’eresia. Io mi sento di dire che ha fatto più e più affermazioni eretiche. Basta pensare a tutte le volte che ha negato l’unicità della Fede cattolica per la salvezza, arrivando a dire che la molteplicità delle religioni è un dono di Dio. “Chi si convertirà e riceverà il Battesimo sarà salvo”, lo dice Nostro Signore, quando ordina di “andare e annunciare a tutti i popoli la Buona Novella”.

Insomma, il fatto che Bergoglio lavori assolutamente contro il cattolicesimo mi sembra palese e anche la corte di cui si è circondato e i comportamenti che tiene sono sempre in netto contrasto sia con la Dottrina, sia con la necessità di una vera evangelizzazione.

Circa il pericolo terrorismo, va detto anzitutto che l’Italia non ha sofferto atti terroristici particolarmente gravi da tempo, ben prima di quel disgraziato 13 marzo 2013 in cui il signor “Buonasera” comparve sul fatale balcone…

A mio avviso ci sono due ordini di ragioni di cui tener conto:

–   Da decenni i diversi governi italiani che si sono succeduti hanno tenuto una linea ambigua in politica estera. E questo è accaduto indipendentemente dal colore politico dei vari governi, fin dai tempi del compianto Enrico Mattei. Per quel terribile minestrone che è il Medio Oriente, l’Italia è sempre stato un Paese in cui si poteva fare un po’ di tutto, purché non si esagerasse, soprattutto un territorio di transito per andare verso mete più interessanti. Inoltre i nostri servizi di sicurezza pare che, senza clamori, riescano a svolgere bene una funzione di prevenzione, aumentata soprattutto dopo gli attentati a Fiumicino (andiamo indietro di diversi decenni).

–   Ma ammettiamo anche che Bergoglio abbia detto eresie, errori, sciocchezze eccetera con il preciso scopo di contrastare il terrorismo. Va detto che questo pensiero lo domina giorno e notte, visto che quando dice qualcosa di corretto dal punto di vista dell’ortodossia, viene notato… ammettiamo che l’ipotesi dei tuoi amici sia quella giusta: allora Bergoglio avrebbe del tutto tradito il suo compito perché, per evitare di soffrire a causa della Fede, di fatto abiura e insegna ad abiurare la Fede stessa. Pensa se così avessero fatto le migliaia di martiri che hanno versato il sangue per proclamare la Fede in Cristo.

 Vedi, è proprio qui che il ragionamento dei tuoi amici si morde la coda. Il Vicario di Cristo (ammesso che lo sia…) per proteggere i fedeli di Cristo, li invita ad abiurare Cristo. Così, magari per un po’ evita loro dei grossi fastidi, però intanto li ha messi sulla strada della perdizione. Protetti contro i terroristi, ma condannati all’inferno! Davvero un bell’affare. “Chi mi avrà rinnegato davanti agli uomini, anch’Io lo rinnegherò davanti al Padre Mio”.

Insomma, io penso che dobbiamo tranquillamente rassegnarci al fatto che viviamo in un’epoca di sciagura (mai Roma ha ospitato un simile figuro. Anche papi scandalosi, mai negarono la Dottrina), pregare, offrire la nostra sofferenza in sconto della sofferenza che Cristo patì per noi, e spiegare ai nostri amici infatuati di questa “nuova religione”, dove tutto è consentito, tutto è perdonato, tutto è bello, che il compito della Chiesa, e quindi del suo capo, il Papa, è la custodia della Parola e la sua diffusione tra tutti i popoli della terra. Il resto, compresa la sicurezza contro il crimine, è compito delle autorità civili, che non devono portarci in Paradiso. Ma il Papa, lui sì ha quest’obbligo, e con lui tutto il clero: deve aiutarmi a conquistare il Paradiso. E del resto, che mi cale?

… e, per non andare tanto indietro nel tempo, mi viene in mente l’esempio di Rolando Rivi. Te lo immagini? Se di fronte ai rabbiosi comunisti, giovanissimo, solo, inerme, avesse detto: “Ok, amici, non scaldatevi. Ecco, mi tolgo la talare, ecco spezzo il Rosario. Vedete, sono dei vostri!”. Fa paura solo a pensarlo… E invece ora ci guarda da Lassù e prega per noi. E con lui migliaia di altri, conosciuti e sconosciuti, che hanno dato la vita per testimoniare Cristo. Un dono di Dio grandissimo”.

 

E qui chiudo, perché penso che questo scambio epistolare sia abbastanza chiaro.

Certo che un Papa in funzione anti-terrorismo ci mancava…

Non ci resta che ripetere quella bellissima preghiera:

Concedeteci, o Signore, dei sacerdoti.
Concedeteci, o Signore, dei santi sacerdoti.
Concedeteci, o Signore, molti santi sacerdoti.

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12 commenti su “Bergoglio ci protegge dai terroristi. Questa ci mancava…”

  1. Buongiorno Direttore,
    Mi sa che il mio ultimo commento è stato di nuovo troncato a causa del numero eccedente di caratteri…
    Grazie
    Luigi

  2. Per chi avesse ancora dubbi (e francamente, se ciò fosse, i dubbi li sotterrerei con una fragorosa risata) basta ascoltare l’ultima dichiarazione di intenti gnostico-massonica pronunciata da Bergoglio in merito al “nuovo umanesimo”…
    Mi si è accapponata la pelle accostando queste follie con le profezie su questi tempi, non solo quelle dei mistici ma anche quelle dei romanzi e dei racconti profetici di Benson e Soloviov.
    La cosa comica e tragica ad un tempo è proprio che nei primi tempi della sua nuova attività di Vescovo di Roma (così preferiva infatti definirsi), il card. Bergoglio (mi rifiuto categoricamente di chiamarlo Papa, un termine sacro per tutti i cattolici) aveva lasciato intendere che uno dei suoi libri preferiti era proprio “Il Padrone del Mondo” di Benson.
    Ora viene ci sono due ipotesi :
    A) Bergoglio l’ha davvero mai letto? Verrebbe ovviamente da rispondere NO, è questo non farebbe che confermare che il soggetto in questione è un menzognero incallito.
    B) Se…

  3. Caro Luigi9,
    come vede non c’è stata alcuna rimozione. Il sistema aveva in automatico cancellato il commento (perchè superava il numero di caratteri consentito) e ora il commento è stato ripristinato.
    Cordiali saluti
    Paolo Deotto

    1. Caro Direttore,
      voglia accettare le mie piu’ sentite scuse.
      Anche la tecnologia a volte gioca brutti scherzi … ed il momento storico non aiuta… vuoi anche per le recenti accuse di “seminagione di odio” (bontà di Zuckerberg), tanto comode magari per “creare grane” a chi la pensa diversamente dal mainstream.
      Ed anche lo avesse fatto, come detto, ne avrei compreso le ragioni… mala tempora currunt…
      Con stima.
      Luigi

  4. Grazie di cuore per la la temporanea pubblicazione e la successiva rimozione (non la chiamo censura… conosco benissimo la misericordia artigliata di colui che si fa chiamare papa… e fa bene a temere).
    Sono tutti aiuti dal Cielo per meglio aiutarci a capire in funzione delle scelte che siamo dolosamente chiamati a fare.

  5. Gentile Sig.ra Ungaretti,
    Scomunicati latae sententiae ce ne stanno in tanti in questo preciso momento dentro all’ovile invaso dai lupi travestiti da agnelli e dai falsi pastori.
    Quali altri segni vogliamo o aspettiamo ? Che Bergoglio si affacci dalla famosa finestra autodichiarandosi “eretico” (o falsamente eletto) ? Se la gerarchia (con qualche rarissima quanto lodevole eccezione), che si nasconde dietro esili fili d’erba quando avrebbe invece bisogno di enormi paraventi per non mostrare che sta arrossendo per la vergogna (o forse nemmeno quello), si limita ad invitare alla preghiera o a levare flebili quanto inutili lamenti (senza mai fare “nomi & cognomi”) , noi che facciamo ? Preghiamo sperando di morire ancora cattolici ?
    Se la verità non viene “urlata dai tetti”, cara Signora, noi, io lei e tutti gli altri (ovviamente se sono consapevoli) diventiamo conniventi con l’eresia, e commettiamo grave peccato (lo dice pure San Tommaso nella Summa).
    Stare dalla parte dei corifei dell’eresia neoariana, neo luterana e modernista felicemente riunite tutte e tre insieme, nell’apoteosi di un pensiero gnostico che permea ormai tutta la neo-chiesa… NO grazie. Io non ci sto!
    Come giustamente va predicando qualche intrepido sacerdote (dei pochissimi rimasti, a quanto sembrerebbe) lo Spirito Santo non puo’ contemporaneamente stare con la vera Chiesa Cattolica (in unione con Papa Benedetto XVI) e con la sua copia-non-conforme sotto un papa palesemente eretico (ancorchè validamente eletto, il che é tutto da dimostrare).
    Io sto con l’unico vero Papa: Benedetto XVI, fintanto che Iddio ce lo conserverà. Il Capo Supremo della Chiesa è Nostro Signore, ed alla sua morte ci penserà Lui. Un cristiano dovrebbe aver chiara la teologia della Storia, e sa bene Chi la muove.
    Segni ne sono stati dati anche troppi (che ormai piu’ non si contano), sia da parte di BXVI che da parte di Bergoglio. Penso che la tiepidezza non sia quanto ci viene specificamente richiesto in questi tempi terribili ed unici, tempi spiegabili solo alla luce delle profezie.
    La prudenza penso l’abbiamo esercitata anche troppo, ed il troppo trasforma la virtu’ nel suo contrario, che è la pavidità.
    La preghiera ovviamente non puo’ e non deve mai venir meno, ma ora è il tempo della limpida, coraggiosa testimonianza e dell’ardore. E se questo dovesse comportare il martirio… bianco o rosso che sia, avremmo solo da ricordare le parole di Nostro Signore in proposito.
    A noi la scelta.

  6. Perfetta analisi, caro Direttore
    Mi permetto di controbattere solo su un aspetto: perché tutti o quasi i cattolici della Tradizione esitano tanto nel voler intromettersi nella (ormai troppo) vexata quaestio della invalidità della elezione di papa Francesco (e ancor prima della validità della rinuncia di Papa Benedetto) piuttosto che del suo di fatto conclamato stato di (pluri)eretico ? Di che abbiamo bisogno ancora? Il sensus fidei proprio non ci dice più nulla nel profondo? Non pensa che sia la volta buona di rompere ogni incomprensibile indugio? Se i porporati vigliaccamente tacciono forse che i laici debbono far finta di nulla ?
    È una questione fondamentale!
    Se Sant’Atanasio, San Pio V o il beato Papa Innocenzo XI si fossero affidati alla sola preghiera interiore senza però adottare azioni concrete molto energiche che volto avrebbe oggi l’Europa?  O qualcuno si aspettava davvero che il Sultano dell’impero ottomano si convertisse al Cristianesimo per intervento celeste (modello San Paolo sulla via per Damasco, o, per fare un esempio più recente, modello Ratisbonne in Santa Maria delle Fratte a Roma, tanto per intenderci)?

    1. Carla D'Agostino Ungaretti

      Mi perdoni, gentile amico, se non comprendo bene la sua proposta di “rompere ogni incomprensibile indugio”. Che cosa dovrmmo fare noi sinceri cattolici attaccati alla bimillenaria Dottrina della Chiesa che ora vediamo insidiata nei dogmi, nei concili e nelle encicliche ai quali ci siamo sempre uniformati? Forse abbandonare pubblicamente “questo” pseudo cattolicesimo perché c’è un Papa che ne vuole alterare i paradigmi? Credo che saremmo scomunicati “latae sententiae”. Lei se la sente? Io sinceramente no, perché mi sento troppo piccola e insignificante di fronte a un Mistero di tale portata che Dio ha consentito dilagasse nel mondo in questo momento storico. Non tutti i Vescovi vigliaccamente tacciono: per esempio, Mons. Athanasius Schneider, Vescovo di Altana, con molta “parresìa” ha chiesto al Papa di spiegare le sue nebulose affermazioni su tanti argomenti; quattro cardinali hanno chiesto al papa di “fare chiarezza” sui punti controversi di Amoris Laetitia (www.chiesa.espressonline.it); altrettanto hanno fatto ottanta personalità cattoliche in difesa della famiglia e della morale (www.corrispondenzaromana.it). E’ un Mistero che dobbiamo accettare, pur contrastandolo con tutte le nostre forze spirituali e confidando nello Spirito Santo perché “visiti le menti dei Suoi” e quella di papa Francesco per prima.

      1. Mi sono posto piu’ volte la domanda ….come hanno fatto a vivere la fede e a salvarsi quei cattolici che in passato hanno vissuto in epoche di confusione
        e sono morti prima che si chiarissero certe situazioni.
        Quelli cioe’ che hanno vissuto in periodi in cui o il papa non c ‘era ( e’stato calcolato che la sede papale e’stata vacante per un totale complessivo di otto anni su duemila e diciannove di storia della Chiesa) o ce n’erano 2 o 3 come durante lo scisma d’Occidente (1378-1415) e solo decenni dopo si e’saputa la verita’ su chi fosse stato il vero Papa…e i cattolici che sono morti prima di sapere la verita’?

  7. Gaetano Fratangelo

    Il comportamento e le dichiarazioni dei due cattolici osservanti citati, fanno sorgere alcune considerazioni.
    Formalmente, appare la decisione di porsi, da se stessi, in una condizione di ricatto (la vendetta dell’Isis) che è solo un’ipotesi di una sua messa in atto.
    Sostanzialmente, i due cattolici suddetti hanno avuto, forse, bisogno di una giustificazione (talaltro maldestra) a causa degli errori di questo Papa.
    Altro comportamento, di rilevanza sostanziale, è il ricatto morale che si crea nel momento di una immaginaria vendetta infondendo paura e facendo, così, il gioco dell’Isis.

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