Bonaccini: “Io con i non-vaccinati non parlo! Non mi portate i non-vaccinati!”

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“Trovandomi faccia a faccia con il sindaco (che ho contribuito a far eleggere per ben due mandati e che fino a qualche tempo fa stimavo per l’impegno e la dedizione profusi per migliorare e valorizzare la nostra città), mentre mi cacciava come una reietta senza neanche avermi dato la possibilità di parlare, gli ho detto che mia madre era un’ex alunna di sua madre, una straordinaria insegnante di lettere che mia madre ha amato per i suoi ideali di uguaglianza e giustizia, che sapeva trasmettere ai suoi studenti; la sua risposta è stata: ‘Non me ne frega un cazzo di chi sei figlia! Toglietevi dai coglioni!’”.

 

Una amara lettera di una insegnante precaria di Rimini pubblicata su Byoblu.

 

Cari concittadini,

sono un’insegnante precaria della provincia di Rimini che ha deciso di non rimanere in silenzio di fronte ad un episodio, a dir poco indegno di un paese democratico (che l’Italia non è più), nel quale sono stata coinvolta sabato pomeriggio.

Il presidente della regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, è stato invitato a presentare il suo nuovo libro a Rimini nel pomeriggio di sabato 28 agosto, alla presenza di altre personalità del PD della provincia riminese, in primis il sindaco di Rimini, Andrea Gnassi, e il candidato sindaco alle prossime elezioni, Jamil Sadegholvaad.

Dopo aver discusso con altri docenti riminesi che come me hanno una posizione dubbiosa sul vaccino, preoccupati per la gravissima discriminazione a cui siamo stati sottoposti con l’introduzione del Green pass, siamo riusciti ad ottenere la possibilità di incontrare di persona il presidente, poco prima dell’inizio della conferenza, per sottoporgli la nostra richiesta di rendere i tamponi salivari legittimi e validi per il rilascio del Green pass (in quanto meno invasivi rispetto a quelli naso-faringei, ma attualmente non validi per ottenere il lasciapassare).

Ecco il resoconto dei fatti. Sabato pomeriggio attorno alle 18:45 il presidente Bonaccini è arrivato nel luogo della conferenza e, come da accordi, si è diretto verso noi docenti che lo stavamo aspettando. Non ci è stato concesso nemmeno il tempo di presentarci che lui, con toni violenti ed inquisitori, ci ha chiesto ad alta voce: “Siete vaccinate?”. Per un attimo siamo rimaste ammutolite, con gli occhi sgranati, ma lui ha subito rinnovato la domanda, quasi urlando, con un fare sempre più intimidatorio: “Siete vaccinate???”. Nei suoi occhi e nella sua voce vibravano un disprezzo e una rabbia tangibili. Ha proseguito sbraitando dinanzi ai nostri volti esterrefatti: “Io con i non-vaccinati non parlo! Non mi portate i non-vaccinati!”.

Ci siamo sentite come dei vermi che avrebbe schiacciato volentieri se solo avesse potuto. Purtroppo le mie parole non riusciranno mai a rendere la durezza e l’aggressività di quei toni e il carattere violento, quasi irreale, di quella scena. Mentre Bonaccini ci esortava a “toglierci dal cazzo” (sic!), si è intromesso anche il sindaco Gnassi che, con le stesse maniere galanti del suo compagno e collega, mi ha spintonato e ha intimato perentoriamente a me e alle mie colleghe di andarcene subito. Trovandomi faccia a faccia con il sindaco (che ho contribuito a far eleggere per ben due mandati e che fino a qualche tempo fa stimavo per l’impegno e la dedizione profusi per migliorare e valorizzare la nostra città), mentre mi cacciava come una reietta senza neanche avermi dato la possibilità di parlare, gli ho detto che mia madre era un’ex alunna di sua madre, una straordinaria insegnante di lettere che mia madre ha amato per i suoi ideali di uguaglianza e giustizia, che sapeva trasmettere ai suoi studenti; la sua risposta è stata: “Non me ne frega un cazzo di chi sei figlia! Toglietevi dai coglioni!”.

Sapere la mia identità interessava molto invece a qualcun altro poco distante. Infatti, mentre mi allontanavo in uno stato di forte agitazione e smarrimento, due uomini mi hanno seguito: erano due agenti della Digos, in borghese, che mi hanno chiesto i documenti e li hanno fotografati.

Mi chiedo come dei politici possano aver tanto smarrito il senso della loro missione al punto da negare aprioristicamente il dialogo a chi non la pensi come loro, sostituendolo con aggressioni verbali, turpiloquio e spintoni. La storica lotta della sinistra per i diritti di tutti dove si è smarrita? Meschino ed ipocrita riempirsi la bocca di belle parole quando si tratta di donne afghane, migranti e lgbt (gruppi sociali che hanno il sacrosanto ed inalienabile diritto, come tutti gli esseri umani e tutte le altre specie viventi, ad una vita dignitosa e felice) e poi non dire una parola in favore dei propri concittadini così brutalmente discriminati, ma anzi fomentare il clima d’odio contro di essi.

Mala tempora curruntsed peiora parantur?

Rimini, 30/08/2021

Un’insegnante precaria

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fonte: sabinopaciolla.com

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4 commenti su “Bonaccini: “Io con i non-vaccinati non parlo! Non mi portate i non-vaccinati!””

  1. Carla D'Agostino Ungaretti

    Cosa penso del vaccino, l’ho detto molte volte e non mi ripeto. Stavolta voglio solo osservare che la tragedia planetaria che ci ha colpito è servita soprattutto a seminare l’odio, la discordia, la zizzania, la violenza fisica e verbale tra connazionali, concittadini e persino famiglie. Non solo: nel caso specifico ha evidenziato anche la scurrilità, la volgarità, la maleducazione congenita, il limite mentale, l’intolleranza di chi pretende di governare una regione d’Italia e dovrebbe essere di esempio a tutti.
    Evidentemente il demonio si serve anche dei comportamenti più triviali per seminare il suo veleno.

  2. Ringraziando il Cielo su queste pagine sono stati pubblicati interventi di ben altra levatura, sottoscritti da persone libere e qualificate, di provenienza politica diversa se non opposta. Il Direttore ha riservato loro uno spazio adeguato, avendone evidentemente apprezzato lo spessore, la dirittura morale, il rispetto. I ghetti nascono nella mente prima di assumere la fisionomia di un orribile luogo fisico. È significativo il fatto che oggi si reputi relativo e opinabile il concetto di bene. Parallelamente il suo esatto contrario, se arrecato ai danni dell’avversario, può non essere considerato del tutto negativo. “Ma anche” giustificato. Alla Docente auguro incontri felici, indispensabili alla crescita umana e professionale oltre che spirituale di ogni essere umano.

  3. Siamo in guerra, inutile ormai nasconderselo, per quanto possa essere ulcerante. E in guerra gli avversari vengono demonizzati, mostrificati a reti unificate. Bonaccini evidentemente ha interiorizzato questa propaganda, o forse ne è pure uno degli autori (non era lui che prometteva di dare la caccia casa per casa a chi non si vaccina?)
    Veramente per il cattolico integrale non è una novità: essere soldato di Cristo, altrimenti, a che cosa servirebbe, se non fosse in corso un’eterna lotta tra il potere delle tenebre e i figli della luce? Confidiamo dunque nella nostra condottiera, la Regina delle Vittorie, mostrandoci pronti al combattimento e fedeli.

  4. Non ci sono parole. E perché mai questa esperienza non viene portata negli imparziali salotti televisivi e fatta conoscere a Salvatore Draghi, così impegnato a sfiatarsi contro i violenti e vigliacchi no-vax? E poi, insomma, che diamine è ‘sto nome no-vax, chi vuole rappresentare? Violenti e vigliacchi saranno loro, i nostri i spudorati aguzzini, ipocriti incalliti e perfetti figli del demonio in pensieri, parole, opere e omissioni.
    Amen

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