Caro prof. Conte, almeno ci risparmi gli “obblighi morali”

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Il popolo italiano è già stato preso il naso (per non dire altro…) abbastanza. Adesso, non pretenda anche di dirci ciò che è “morale”. Si calmi, lei non è un Conducator. Si calmi, le farà solo bene.

 

Caro Sig. Presidente del Consiglio (noterella: smettiamo di dire e scrivere “premier”. A parte che non è italiano, in Italia comunque non esiste il “Primo Ministro”. Esiste il “Presidente del Consiglio dei ministri”. Amen),

dicevamo, caro sig. Presidente del Consiglio,

sono un cittadino italiano qualsiasi e non pretendo di comunicarle ora il  pensiero di milioni e milioni di italiani. Comunico il mio pensiero di (anziano) signore, dotato di un numero equo di celluline grigie, e francamente arcistufo di mesi e mesi di allarmismi, confusione, restrizioni, atti amministrativi spacciati per atti di legge, bugie, omissioni, e delirio di potere di una congrega di incapaci, tanto presuntuosi quanto inutili e dannosi, che dicono di essere il “governo”. Il governo che lei, caro sig. Presidente del Consiglio, presiede.

Ieri o ieri l’altro lei ha dichiarato all’agenzia Ansa che scaricare la famosa App “Immuni” è un “dovere morale”.

Quindi io avrei il dovere “morale”, nientemeno, di piazzarmi nel telefono un’applicazione che non so da chi sia gestita, senza sapere chi farà uso dei miei dati personali, senza alcuna garanzia per il mio diritto alla riservatezza e la cui utilità, ai fini preventivi e/o curativi della malattia, è tutta da dimostrare.

Lei ha detto che possiamo stare tranquilli, la “privacy” (il governo italiano non parla più l’italiano, forse non lo sa…), sarà tutelata. Ma, mi consenta, lei pensa di essere ancora credibile? Dovremmo prendere per oro colato le sue assicurazioni? Dovremmo fidarci proprio di lei, che ha dimostrato una capacità stupefacente di cambiare casacca? Non so se lei ricorda, ma la sua brillante carriera di Presidente del Consiglio è iniziata con una coalizione tra 5stelle e Lega, ed ora prosegue con una coalizione tra PD e 5stelle, ben determinati a smontare quel poco di buono che era riuscito a fare il governo precedente. Da lei presieduto, con atti da lei firmati. E lei, caro sig. Presidente del Consiglio, pur di stare a galla, è disponibilissimo oggi a firmare atti che sono il contrario di quelli che sempre lei aveva firmato con la precedente maggioranza di governo.

E lei, proprio lei, invoca la fiducia dei cittadini? Ma suvvia, il popolo italiano è di bocca buona e stomaco di ferro e nella Storia ha digerito di tutto, ma non le sembra di esagerare?

Il “dovere morale” e il “possiamo stare tranquilli sulla privacy”? Ma per favore, lei parla di doveri morali? Lei che si è dimostrato capacissimo di smontare al giovedì una decisione presa il martedì, lei che ha creato una massa sterminata di consulenti e “task force” (che pur saranno pagati da qualcuno), con i bei risultati che abbiamo visto. Lei che ha indotto negli italiani panico e smarrimento, non essendo certo di aiuto, bensì di danno?

E lei ora vuole dici cosa è “morale”?

Chi ha vietato le autopsie, ritardando così la possibilità di capire le vere cause di morte? Chi ha lasciato e lascia taroccare i “numeri”, visto che vengono a galla, sempre più numerosi, i casi di morte per causa “x”, registrati d’ufficio come morte per coronavirus?

Per piacere, siamo seri. In un domani, faccio un esempio, la signora Ilona Staller potrebbe proporre al pubblico dei corsi e seminari sulle virtù e i vantaggi della castità. Non sarebbe però, mi dia atto, molto credibile.

E poi dulcis (si fa per dire) in fundo, lei oggi ha voluto anche ammonire circa i comportamenti da tenere nelle case private. Non crede davvero di esagerare? In casa mia io faccio ciò che mi pare e lei non ha il diritto di dire una parola su ciò che io faccio nella mia vita privata.

Caro signor Presidente del Consiglio, lei è docente di Diritto e quindi dovrebbe sapere, ad esempio, la non-validità erga omnes dei cosiddetti “DPCM”. Però ne ha prodotti un visibilio, e anche fatti, mi si consenta, un tantino maluccio, il che da parte di un giurista non è molto bello. Si ricorda, solo per fare un esempio, la buffonata dei “congiunti”?

Sì, la capisco, da signor nessuno lei è diventato addirittura il Capo del Governo di una Nazione in emergenza. E si sarà montato un pochino la testa. Ma vede, Mussolini, Franco, Salazar, Horthy, e altri, al di là di ogni giudizio storico e politico, erano comunque uomini di un certo livello. Lei è Conte Giuseppe, professore di Università, uno dei molti miracolati di questa strana epoca.

E allora si accontenti. Scenda dall’attico, torni al piano terra e si accontenti.

Le farà bene. E quando il suo miracolo tramonterà, nessun la ricorderà  per fare un panegirico. Ma sei lei avrà saputo scendere al piano terra, almeno nessuno la maledirà.

Ci pensi. E lasci perdere ciò che è “dovere morale”. Il popolo italiano ha già sopportato abbastanza. Non le pare che le prediche, considerando i pulpiti da cui arrivano, siano un po’ troppo?

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4 commenti su “Caro prof. Conte, almeno ci risparmi gli “obblighi morali””

  1. Ogni critica corretta in politica può essere giusta e legittima, ma quando si usano come argomenti le bugie palesi e gli insulti, e si scende a tali bassi livelli di satira, non vale neppure la pena di spiegare il proprio dissenso.
    Sono sempre stato di destra e non condivido tante scelte di questo governo. Però voglio ricordarle che se Conte ha “cambiato casacca”, la stessa cosa ha fatto la Lega che , partito di destra, per brama di “poltrone”, ha appoggiato il governo con i 5 Stelle, per tornare poi all’ovile quando ha capito che il gioco non era più conveniente.
    Mi dispiace: leggevo volentieri il Nuovo Arengario per gli articoli riguardanti la fede. Ma non ho potuto quasi mai condividere quelli di politica spicciola. Per cui a malincuore ho preso la decisione di annullare la mia iscrizione.

  2. Non sono in grado di scrivere un commento migliore di quelli di Mariagrazia e di Gian, veramente eccellenti.
    Complimenti e GRAZIE DI CUORE!!!!

  3. L’attuale presidente del Consiglio, Conte Giuseppe da Volturara Appula provincia di Foggia, dopo tutto quello che ha dimostrato di essere e che ha fatto e sta facendo al popolo italiano, merita solo disprezzo e definitiva condanna morale. Voglia Dio togliercelo di torno al più presto con tutta la sua banda di spregevoli individui, che esercitando un potere moralmente illegittimo, stanno operando contro il nostro bene, tradendo quella Costituzione sulla quale hanno solennemente giurato.

  4. Caro Deotto, hai scritto un articolo che almeno il 90 per cento di noi italiani vorrebbe aver scritto…Davvero non se ne può più di questo governo incompetente e
    prepotente! Ti voglio bene e ti leggo sempre volentieri,
    Mariagrazia

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