Crisi di governo. Caro cittadino-elettore, tu non conti nulla

Se Mattarella darà il via libera al papocchio M5S-PD, avremo l’ennesima conferma di vivere in un regime in cui il popolo è “sovrano” solo quando fa comodo a lorsignori. Ma il popolo sovrano non avrebbe, a questo punto, il sacrosanto diritto di ribellarsi?

 

bidóne s. m. [dal fr. bidon]. – 1. Prodotto siderurgico semilavorato in forma di piatto con gli spigoli arrotondati, largo da 15 a 30 cm. Con una ulteriore lavorazione serve alla fabbricazione dei lamierini. 2. Recipiente di metallo o plastica, in genere di forma cilindrica, usato per contenere liquidi o altri materiali… 3. fig. a.region. Automobile vecchia, ridotta in pessimo stato, o anche che funziona male, per qualità scadente… b. Faredaretirare il b. (locuzioni di origine gergale), fare un imbroglio, un raggiro, spec. col vendere merce scadente per buona; anche, mancare a un appuntamento, non tener fede a un impegno presol’ho aspettato per ore, e alla fine mi ha dato il b.avevano promesso di assumerlo, ma poi gli hanno tirato un bidonec. pop. Atleta di doti modeste e scarsa abilità…    (Vocabolario Treccani).

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L’Italia è un Paese normale? Se lo fosse, Mattarella, da noi stipendiato per fare il Presidente della Repubblica, preso atto che l’attuale maggioranza è andata in briciole, preso atto che gli elettori alle ultime elezioni (le Europee di maggio) hanno più che chiaramente espresso i loro orientamenti, punendo severamente il Movimento 5 stelle e premiando ampiamente la Lega, preso atto di tutto ciò, il Mattarella dovrebbe sciogliere le Camere, per passare la parola al mitico “popolo sovrano”. Stop, punto e basta.

E sgombriamo il campo da discorsi fumosi: secondo il dettato costituzionale (art. 88), l’unico obbligo che ha il Presidente della Repubblica prima di sciogliere le Camere è di sentire i presidenti delle Camere stesse. Tutto il resto del teatrino, comprese le mille bizzarre definizioni di governi “tecnici”, “di scopo”, “con maggioranza tecnica non politica”, eccetera, non serve che a celare la squallida realtà di un gioco fatto sulla pelle degli italiani con un solo scopo: sbarrare la strada a Salvini che ha l’imperdonabile colpa di essersi dimostrato un uomo e di avere l’appoggio di gran parte del popolo.

Gli zombie resuscitano e con totale mancanza di senso del pudore si ripresentano, pronti ad arraffare qualche poltrona, personaggi stra-bocciati dalla Storia e dall’elettorato, primo fra tutti un Renzi, meraviglioso esempio di come un mammifero possa vivere, parlare, trescare, pur in assenza totale di cervello. I 5 Stelle, pronti fino a ieri a insultare il PD, ora non disdegnano, pur di salvare la cadrega, di “aprire un dialogo” con i pidioti. E questi ultimi, viceversa, sotto la ferrea guida di una figura patetica come Zingaretti, hanno già dimenticato la caterva di insulti ricevuti dai 5 Stelle (e spesso restituiti con gli interessi). Si parla di una partecipazione anche dei rottami più rottami della sinistra, compresa il partitino Leu… e all’orizzonte, come figura nuova e capace di dare una svolta alla Storia, si profila, al grido di “largo ai giovani”, anche il bonario faccione di Prodi. È anche lecito pensare che la signora presidenta Boldrina sarà scossa piacevolmente da quegli ardori giovanili ai quali forse stava dando, vinta ma non doma, un doloroso addio. Potrebbe di nuovo essere anche il suo momento buono…

Roba da pazzi. Tornano alla mente i versi scritti dal Giusti quasi due secoli fa:

Viola doppia,

miracoli son questi della greppia,

bestie diverse facilmente accoppia”.

E lorsignori alla greppia sono affezionatissimi. Poi, finirà anche per loro, perché quando i burattinai che li manovrano non ne avranno più bisogno, li getteranno nel pattume senza farsi alcun problema.

Ma se il Mattarella, che comunque è figlio di questa, chiamiamola così, classe politica, permetterà questo schifo che si profila all’orizzonte, finirà anche per l’Italia. Ci ritroveremo come (se non peggio) ci siamo trovati con la sequenza sciagurata Monti-Letta-Renzi-Gentiloni. Schiavetti obbedienti della onnipotente UE, in mistica adorazione del Dio Euro, pronti a far la fine della Grecia perché “lo chiede l’Europa”. E sulle nostre macerie danzeranno migliaia di negretti sfaccendati, finalmente riammessi, con la cacciata dal Viminale del crudele Salvini, agli sbarchi indiscriminati (poi, finiranno anche le danze dei negretti, perché, spolpato del tutto il popolo italiano, finiranno pappa e pacchia…).

Si è anche parlato di progetti, da parte della Lega, di gesti dimostrativi stile Aventino. Dio ci scampi da un tale errore. Se andremo al governo dello schifo, sarà il momento in cui bisognerà essere più presenti che mai, e protestare in ogni ambito con ogni mezzo lecito, salvo che l’evolversi della situazione non renda necessari, a un certo punto, anche i mezzi illeciti, che peraltro sarebbero giustificati dallo stato di necessità.

Qui è in ballo ben più dei giochetti squallidi di quattro frustrati della politica. È in ballo la libertà e la dignità dell’Italia. Ora che si vedeva all’orizzonte la possibilità di una rinascita, seppur lunga e faticosa, lo scopo del governo dello schifo sarà anzitutto quello di smontare tutto ciò che finora Salvini e la Lega erano riusciti a fare. Anzitutto sarà di nuovo consentita, in nome “dell’umanità”, l’invasione al 90% musulmana, dell’Italia. Cancellare l’identità del popolo italiano è la maggiore urgenza, non tanto di lorsignori, che obbediscono ai loro burattinai in cambio di trenta denari, ma dei burattinai stessi, che sono assai preoccupati, perché il popolo sovrano ha fatto chiaramente capire di essere, in grande maggioranza, a favore di Salvini. Ergo, il popolo sovrano stia zitto e men che mai vada a votare! Sarebbe un redde rationem pesantissimo per i veri detentori del potere.

Stiamo pronti a tutto e non rassegniamoci. Preghiamo per l’Italia e facciamo sentire la nostra voce dovunque e senza timori. Abbiamo il sacrosanto diritto di andare a votare, ergo abbiamo il dovere di protestare in ogni modo se questo diritto ci verrà sottratto.

Da ultimo. Questa situazione assurda impone una riflessione ulteriore: un futuro governo serio, fatto da italiani per il bene dell’Italia, dovrà, oltre a una seria riforma della Giustizia, considerare la necessità di una riforma costituzionale per arrivare all’elezione diretta del Presidente del Consiglio e/o del Presidente della Repubblica. L’attuale Costituzione disegna un sistema chiuso, ad uso e consumo dei partiti e dei gruppi vari di potere che li condizionano. Il popolo cosiddetto sovrano interviene solo periodicamente con le elezioni politiche, poi tutto torna in mano a lorsignori. Compreso il potere di nominare il Capo del Governo. Queste giornate di crisi ci stanno dimostrando quanto sia pericolosa questa concentrazione di potere nelle mani di pochi, che non rispondono agli elettori, ma ai loro datori di lavoro.

Dio salvi l’Italia.

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6 commenti su “Crisi di governo. Caro cittadino-elettore, tu non conti nulla”

  1. Ti preghiamo Signore, per l’intercessione di Maria e di tutti i Santi, non permettere che ancora una volta siamo governati da persone che odiano la vita, la famiglia e l’Italia!

    1. Gentile Redazione io con tutta onestà ho votato M5S, con sincerità dico che mi piaceva il governo che avevano formato. Ora Salvini ha tradito l’impegno. Ora con più onestà ancora dico che il PD a me non piace più per niente da parecchio,ma se si è un po’ messo a posto e in un certo qual modo fanno un programma di governo scritto come hanno fatto precedentemente M5S e Lega mi fa pure piacere basta che non ci sono ruberie delinquenti al governo come li abbiamo avuti precedentemente anche nel PD e abbondantemente dicevo che se non ci sono queste cose mi fa pure piacere.Il necessario che si fanno cose buone per il popolo italiano e non per loro.Anche perchè la mia paura è un governo con Salvini e Berlusconi non parlo della Meloni perchè la sua forza non conta più di tanto.Grazie per avermi dato la possibiloità di parlarne e vi saluto cordialmente.

  2. Gaetano Fratangelo

    Il dovere morale di protestare si può esercitare quando vi è la coscienza del valore della democrazia e della libertà. Il popolo francese, con il loro “gilet gialli” lo ha dimostrato. Le nuove nomine alle istituzioni europee non hanno rispettato la volontà popolare. E’ la prova che vige una dittatura di fatto che fa sentire i suoi effetti anche in Italia.
    Come Napolitano incaricò Monti, è probabile che Mattarella incarichi un fiduciario di Bruxelles per la formazione del nuovo governo, negando il voto.

  3. OTTIMA COME SEMPRE LA DIAGNOSI E ANCHE LA CURA.
    Sono un pochino curiosa: ma chi è Mattarella?????????

  4. Gaetano Fratangelo

    Sono d’accordo con il dovere morale di protestare ma viene esercitato quando c’è la coscienza del valore della democrazia e ci si rende conto della libertà che ci viene sottratta. I francesi con i loro gilet gialli lo hanno dimostrato.
    Le nuove nomine alle istituzioni europee hanno eluso la volontà popolare espressa con il voto. Le elites che governano a Bruxelles influenzano anche l’Italia che è noto, ha una sovranità limitata non solo economica ma anche politica.
    Presumo, quindi, che la scelta di Mattarella sarà la copia di quella di Napolitano. Nominare il Monti di turno e negare il diritto del voto agli italiani.

  5. Purtroppo Salvini ha commesso un grosso errore di valutazione nell’aprire la crisi.
    Doveva immaginarlo che i sinistrati avrebbero fatto di tutto per impedire che nasca un governo tutto di Destra come vorrebbe il popolo italiano.

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