GRETA, GRETA, NON DISTRUGGERE IL PIANETA
Una ragazzina fragile e indifesa,
dal mondo contesa,
porta con la tenerezza
un mare di scaltrezza.
E’ quella dei suoi ispiratori –
in prima fila i genitori –
che la usano per accusare l’ uomo
d’ ogni crimine e d’ogni abbandono.
Icona della nuova ecologia,
un giorno per l’ eutanasia
verrà scartata dal mondo dei perfetti,
quelli che si definiscono gli eletti.
E non stupisce che fra i suoi paladini
ci sia il clero degli aguzzini,
formato da chierici e prelati
che il peccato ha reso ottenebrati.
In prima fila un certo Sorondo Marcelo,
sodale di primo pelo
del peronista scalzato dall’ Argentina
e sciagura purtroppo a noi vicina.
Pensando che milioni di adolescenti
vorrebbero esser delle Greti viventi,
beh, il nostro futuro è tosto segnato
da una serie di sciagure da primato.
Ma noi preghiamo perché la Greta vera,
illuminata dalla scienza sincera,
un dì manifesti davanti alla loggia
e urli che sole e pioggia
sono un dono del Signore,
da secoli e per tutte le ore.
Allora rinascerà la nostra speranza,
nei giovani, con fiera costanza.