Empatia, enneagramma e santità. Gli enneatipi della personalità comprensiva – di Don Marcello Stanzione e Francesco Guarino – Recensione

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L’uomo è fatto per comunicare. È nella sua identità antropologica. In un mondo proiettato sempre più verso il narcisismo, l’egoismo di massa e la massificazione, l’empatia può essere la svolta umana nelle relazioni. Prendere su di sé i problemi, le gioie, e le infinite sfaccettature della personalità umana è un viaggio senza limiti ma con confini delimitati dallo spazio nel qui ed ora. Viene da sé pensare, allora, che l’empatia è una qualità umana che non tutti hanno. Essa si presenta, dunque, nel panorama delle emozioni come una virtù al servizio di.

Gli autori, Francesco Guarino, studioso e professionista della relazione d’aiuto, e  don Marcello Stanzione, sacerdote scrittore e noto studioso di Enneagramma, con questo opera dal titolo EMPATIA, ENNEAGRAMMA E SANTITA’. Gli enneatipi della personalità comprensiva, ci guidano nella comprensione della propria personalità in relazione agli altri. Il termine “empatia” è la traduzione italiana della parola inglese empathy, che a sua volta traduce il termine tedesco Einfuhlung. Del termine si conosce anche un’origine greca: empatheia (ovvero passione/affezione). Il termine tedesco è molto vicino al significato di “immedesimazione”, “identificazione”, mentre il termine greco è più vicino al concetto di “entrare nella sofferenza altrui”. L’empatia non va dunque confusa con altri sentimenti quali la simpatia, la gentilezza, la compassione, l’amicizia, la stima: tutti questi concetti fanno parte dell’empatia e l’empatia fa parte di ciascuno di essi. L’empatia nasce non dal ‘vedere’ l’altro o dal ‘guardare’ l’altro, ma dall’osservare l’altro, dall’ascoltare l’altro, dal ‘sentire’ l’altro, spinti da un sentimento d’amore che ci ‘costringe’ ad ascoltarlo. Sul modello di Gesù maestro e perfetto comunicatore, il saggio presenta diverse tipologie di uomini e donne che hanno realizzato l’empatia all’interno della loro parabola esistenziale: san Francesco d’Assisi, san Pio da Pietrelcina, san Giovanni Paolo II ma anche la beata Luce Chiara Badano, il beato Carlo Acutis, Pier Giorgio Frassati.

Nel saggio Enneagramma e santità, presentato da don  Marcello Stanzione, il modello dell’enneagramma si basa sul fatto che l’essere umano può funzionare su tre diversi livelli: il livello fisico, il livello psicologico e il livello transpersonale, nel quale ci sentiamo legati a sistemi che si superano e ci inglobano. In ambito cristiano l’enneagramma viene definito come i nove volti di Dio e si riconducono a Cristo tutte le nove personalità dell’enneagramma nelle loro qualità positive, senza le caratteristiche negative. Gesù nel santo Vangelo ci comanda di amare il nostro prossimo come noi stessi. La scoperta del nostro profilo o enneatipo delle nove personalità dell’enneagramma ci incoraggerà allo stesso modo a incontrare il nostro prossimo. Pertanto, osservare nei momenti di stress e di crisi ci permette di abbassare i nostri ponti levatoi e di aprire le frontiere che mettiamo tra noi e gli altri.

 

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