Gli psicopatici omosessualisti all’assalto della gioventù

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Dal Lazio, a Monza. Offensiva omosessualista contro i giovani. Smettiamola di essere diplomatici e garbati, e diamo alle cose il loro nome: chi vuole imporre alla gioventù le proprie perversioni e ossessioni è solo e unicamente un delinquente. Da bloccare, assolutamente.

 

Ormai siamo allo scatenamento degli psicopatici che – per ora – hanno il coltello per il manico. Non c’è giorno, non c’è ora in cui non si parli di “gender”, di omosessualità e di porcherie affini. Ripeto: porcherie. Sembra che un Paese allo sfascio, quale è la nostra povera Italia, si salverà solo se alla malattia di lorsignori omosessuali sarà data dignità, nobiltà, nonché addirittura una Legge, quella che dovrebbe venire dal demenziale DDL Zan, che farà di una categoria di poveri malati, bisognosi solo di adeguate terapie, una specie di super-classe sociale dotata di ius vitae ac necis sul resto del mondo. Quel resto, per intenderci, di persone normali, che non sono ossessionate dal sesso e tanto meno dalle perversioni sessuali.

Chi ha studiato un poco la Storia della cosiddetta “Conquista del West”, sa che con la gran parte delle famiglie pellirossa si poteva trovare un modus vivendi. Ma c’era un sistema sicuro per farsi ammazzare dai pellirossa: toccare i bambini. In quel caso, non c’erano scappatoie. Si veniva ammazzati. Tenere a mente…

Leggiamo oggi sul Giornale (https://www.ilgiornale.it/news/cronache/lazio-rivoluzione-nelle-scuole-arriva-vademecum-1947486.html) che nelle scuole del Lazio si affronta il vitale problema dei gabinetti che, orrore orrore, sono divisi per sesso, come è ovvio. E ripeto: per SESSO. Ricominciamo a usare le parole giuste. Parlando di essere umani, si parla di “sesso”, non di “genere”.

Gli zelanti distruttori delle menti giovanili (quelle adulte sono già in buona parte distrutte) si preoccupano di distribuire nelle scuole “… un vademecum per le scuole del Lazio, messo a punto dal Servizio per l’adeguamento tra identità fisica e identità psichica, Saifip, dell’ospedale San Camillo Forlanini, insieme all’associazione Genderlens e Agedo, genitori di bambini e adolescenti con varianza di genere. Il documento è rivolto agli insegnanti e agli operatori scolastici e parte dal presupposto che “gli studenti non possono apprendere quando non si sentono al sicuro”. Il Saifip è il primo centro italiano, operante dal 2005, che si occupa di varianza di genere dei minorenni”.

Tal signora Mosconi, psicologa, ci spiega che è il primo documento di questo tipo diffuso in Italia nel rispetto dell’autonomia scolastica, sono consigli, indicazioni pratiche, con l’obiettivo di tutelare gli studenti che sentono il bisogno di presentarsi al mondo in base al sesso percepito”.

Evviva. Facciamo penetrare ben bene anche nelle menti giovanili la follia del “sesso percepito”. Se si vuole costruire l’uomo nuovo psicopatico, bisogna creare anzitutto tanti giovani psicopatici.

Passiamo a Monza, Lombardia, dove al Liceo Frisi viene distribuito, ovviamente senza previa consultazione delle famiglie, un “Questionario”, che potete vedere in calce.

Ovviamente tutto va bene alla direzione del Liceo, che non pone alcun ostacolo alla circolazione del questionario, arrivato tramite i rappresentanti di classe.

A che serve un “questionario” così concepito? A individuare gli studenti “impreparati” per indottrinarli bene?

Di sicuro serve a far passare l’idea che la congerie di porcherie che oscura la mente dei malati di devianze sessuali, sia invece una cosa normale, interessante, di cui discutere amabilmente.

Di sicuro il “questionario” è un atto di violenza verso i giovani, che nel delicato passaggio dall’adolescenza alla maturità hanno il diritto di essere aiutati ed educati e non suggestionati dai pervertiti – ed è un atto di violenza verso le famiglie, che hanno il diritto e il dovere di educare i figli, soprattutto in materie delicate.

Cari amici e lettori, riprendiamoci la nostra libertà e non scordiamoci le nostre responsabilità e i nostri doveri.

Non c’è NULLA, ripeto NULLA, da condividere con chi non solo è portatore di perversione, ma vuole anche diffonderla.

Ogni delicatezza e forma di rispetto è fuori luogo.

Se domani un ladro penetrasse nella vostra casa, giustamente prendereste la pistola per difendere voi stessi, ma soprattutto per difendere i vostri cari, di cui avete la responsabilità.

Qui abbiamo a che fare con individui ben più pericolosi e ben più malvagi dei ladri: vogliono rubare le coscienze e la mente della nostra gioventù. Come tutti i demoni, vogliono portare alla dannazione con loro il maggior numero possibile di persone

Lo permetteremo?

 

IL QUESTIONARIO DEL LICEO FRISI DI MONZA

 

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1 commento su “Gli psicopatici omosessualisti all’assalto della gioventù”

  1. Se fossimo solo al delirio non sarebbe tanto, ma il fatto grave è che essendo costoro dei pervertiti, si stanno organizzando per pervertire il mondo intero: una perfetta opera demoniaca.

I commenti sono chiusi.

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