SI RIACCENDE LA LUCE, SI SPEGNE LA CARITA’
L’ elemosiniere di Bergoglio,
con polacco orgoglio,
abbatte dell’Acea i sigilli
come fossero birilli.
Si cala, Robin anchilosato,
nel tombino del caseggiato,
e riaccende ai morosi la luce,
dell’ingiustizia prode duce.
Invece di saldare un debito enorme,
prende una scorciatoia deforme,
e viola la legge italiana
oltre a quella, capitale, cristiana.
Se fosse stato al suo posto
cosa avrebbe fatto un santo tosto?
Mettiamo un Gaetano da Thiene,
fulgido esempio che sovviene?
Sarebbe andato dai nobili ad elemosinare
per aver la somma da dispensare
alla società di servizi romana,
poco efficiente ma comunque sovrana.
Invece il cardinal faccendiere di Bergoglio –
nocivo e velenoso rigoglio –
ha pensato di agire da rapinatore
per un’ ispirazione del suo superiore.
Ma il bersaglio ultimo che li ossessiona,
come un’ angoscia che non li abbandona,
è sempre lui, Matteo Salvini,
un sovranista dei più sopraffini.
E mentre i media dei ricchi sfondati
si lanciavano in elogi sperticati,
la gente umile, sdegnata, parlava
di un’ azione da notte brava.
Mai dimenticare che nessun vile comportamento
vien giustificato da un bell’intento:
il cristiano ripudia ogni furto e delitto,
sia pur dal biancovestito prescritto.
La legge suprema di chi Cristo ha nel cuore
e intende osservar quella dell’Amore,
è sostanziata della genuina carità,
suprema virtù e certezza che fa.
Perchè si può riaccendere (abusivamente) la luce,
però così la fede che seduce
si spegne nell’ animo e nel sentimento,
riciclandosi in un mondano tormento.
2 commenti su “Il Cardinale elettricista abusivo. La parola al Menestrello”
Perché il Cardinale elmosiniere non ha pagato di tasca sua, e in silenzio, le bollette omesse? Non sarebbe stata un’opera altamente meritoria di autentica carità cristiana nei confronti di chi non poteva pagarle? Invece non ha fatto che fomentare la disobbedienza civile e se tutti cominciassero a imitarlo, la Chiesa potrebbe a buon diritto entrare a far parte dei centri sociali e predicare l’esproprio proletario anziché l’Amore cristiano, di cui evidentemente ha perso il ricordo.
Settimo comandamento: NON RUBARE ma non vale per tutti!
Data per scontata la benedizione sull’ esproprio proletario di un edificio di proprietà altrui, ecco la “mano santa” che si cala nei tombini e si rende corresponsabile di furto.
Dall’ “operaio nella vigna del Signore” di Papa Ratzinger siamo passati all’ operaio elettricista. Un novello Robin Hood, fuorilegge ma devotissimo alla Vergine!
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