Il delirio al potere genera mostri disperati

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E se un mostro disperato si suicida, la colpa è sempre, ovviamente, degli “altri”.

La tragica vicenda di Luca “Cloe” Bianco, di San Donà di Piave

 

Si prenda X, un soggetto che ha già, evidentemente, dei problemi psichici gravi, che andrebbero affrontati e, ove possibile, curati con adeguate terapie e con molta riservatezza.

Però a X viene detto, e la stessa menzogna viene propagandata in modo ossessivo in televisione, sulla stampa, al cinema (compreso quello per bambini – clicca qui) che lui (o lei) non è malato, assolutamente. E viene detto che chi propone terapie è uno sciagurato, da radiare dagli albi professionali.

Lui o lei si “sente” una lei o un lui.

Embè, che c’è di male? Sei nato maschio e all’anagrafe sei iscritto come Luigi, ma tu pensi di essere Luigia, o Luigina o Luisella? Senti un impulso a vestire abiti femminili?

Ma caro, anzi, cara, è tutto normalissimo, e soprattutto prendi nota e ricordati che è un tuo “diritto” vivere, abbigliarti, comportarti secondo il sesso che “percepisci”. Pardon, secondo il “genere” perché, chissà perché, adesso si deve dire così.

Pochi giorni fa abbiamo pubblicato un interessante articolo che la dice lunga sul livello di confusione generale a cui si è arrivati, quanto meno nella patria del dollaro. Vedi su https://www.ilnuovoarengario.it/cose-una-donna-il-documentario-che-scuote-gli-stati-uniti/ . Ma sappiamo bene che la gran parte delle schifezze partorite negli USA, vengono rapidamente esportate da noi. È il fascino dei “valori dell’Occidente”.

Tornando al nostro X, il poveretto – o poveretta, viene lasciato da solo nel suo delirio, nella sua confusione e viene lanciato nella platea del mondo affinché affermi i suoi “diritti”.

Andiamo nel caso concreto di San Donà di Piave. Da quello che si può leggere sulla stampa, a San Donà di Piave, un uomo, il prof. Luca Bianco, insegnante di fisica, un mattino del 2015 si era presentato in classe in abiti femminili, chiedendo agli alunni di non chiamarlo più con il suo nome maschile. Adesso lui era “Cloe”.

Non tutti avevano gradito la faccenda. Sul sito di Rainews (https://www.rainews.it/articoli/2022/06/oggi-la-mia-libera-morte-la-tragica-scelta-di-cloe-bianco–4d1153cd-6e29-4f68-853c-71a837766a75.html ) si può leggere la più che legittima rimostranza di un genitore: “Ma davvero la scuola si è ridotta così? (…) Forse questo è un fatto ‘normale’ per tanti, ma non per noi che viviamo quei valori che ci sono stati donati e che all’educazione dei nostri figli ci teniamo lottando quotidianamente bersagliati ogni giorno da chi quei valori vuole distruggere, teorie gender e quant’altro”.

Il professore travestito venne sospeso per tre giorni, poi fece e perse un ricorso al Tribunale e infine fu trasferito a mansioni di segreteria.

Nota bene: non fu privato del lavoro e dello stipendio. Fu adibito a mansioni di segreteria.

Ovviamente tutti questi avvenimenti non fecero che peggiorare la condizione di evidente confusione in cui il poveretto viveva. E il tragico esito di questa vicenda si è avuto pochi giorni fa, quando in un camper bruciato i Vigili del Fuoco hanno trovato un cadavere carbonizzato. Quel camper era l’abitazione del prof. Bianco, il quale aveva annunciato sul suo blog le sue intenzioni suicidarie. Le parole dell’infelice sono riportate sul sito di Rainews linkato sopra e sono un tragico inno alla disperazione, al buio completo.

Ovviamente il suicidio di un travestito disperato è un boccone troppo ghiotto e i fini intellettuali del PD, Partito Disastroso, non hanno perso l’occasione. Menti elette e sublimi, come il signor Alessandro Zan e la signora Monica Cirinnà, hanno tuonato: “La colpa è di quanti hanno creato un clima di ‘odio’”. Nientemeno. E chi possono essere questi cattivoni? Semplice: tutti quelli che non accettano l’omosessualizzazione della Società e le follie “gender”. Giorgia Meloni in testa, ovviamente. (vedi su https://www.ilgiornale.it/news/politica/ora-pd-incolpa-meloni-suicidio-docente-trans-2043196.html)

Non credo che uno Zan o una Cirinnà dicano questa cose per solo calcolo politico: basta guardarli in faccia per capire che il loro livello intellettuale è tale, per cui possono anche essere convinti delle fregnacce che sparano.

E comunque, per loro, chi dissente crea un “clima di odio”. E allora va odiato? Il cane si morde la coda…

Sono, e non solo loro, degli sfasati che fanno strani inni alla vita super libera, dove ognuno possa fare ciò che vuole e nel contempo collaborano attivamente alla creazione dello Stato di Polizia in cui ormai viviamo. Sono dei confusi difensori della “vita”, non si comprende bene quale, e nel contempo difendono e diffondono la morte con aborto, eutanasia, suicidio assistito, diffusione delle droghe.

Cosa aspettarsi da persone di questo livello?

I risultati sono davanti a tutti.

Se l’infelice prof. Luca Bianco fosse vissuto in una Società normale, avrebbe potuto curare la sua patologia, non si sarebbe esposto al ridicolo con la scena oscena di arrivare a scuola travestito da donna. Avrebbe potuto vivere nella riservatezza i suoi problemi e, se curato adeguatamente, avrebbe trovato un suo equilibrio.

E invece no. Lui, come tanti altri malati, è stato usato come carne da cannone, gli è stato impedito di curarsi, è stato di fatto spinto a fare un gesto tanto cretino quanto inutile, ma di certo disgustoso. Lui, come i tanti malati intruppati a formare le oscene carovane dei “gay-pride”.

Il fatto è che la gran parte delle persone e della famiglie, preoccupate doverosamente dell’educazione dei figli, non accetta le distorsioni della realtà, le esibizioni di vizi patologici.

Un uomo travestito da donna può essere un personaggio per una commedia. Nella vita reale è solo un poveretto che suscita fastidio e spesso anche ribrezzo.

Non giriamo attorno alla realtà. Una donna è una donna, un uomo  un uomo. E chi sostiene il contrario dovrebbe, per coerenza, sostenere anche, ad esempio ,il diritto dei ciechi a conseguire la patente di guida o a partecipare a gare di Tiro a Segno. Perché se un cieco si “percepisce” vedente, deve essere discriminato?

 

Chi dovrà pagare per il suicidio dell’infelice prof. Luca Bianchi?

Qualcuno si metta la mano sulla coscienza. Naturalmente, se dispone della coscienza.

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3 commenti su “Il delirio al potere genera mostri disperati”

  1. Vittorio Lodolo D'Oria

    Fra poco ci verranno a dire – come hanno fatto con l’omosessualità – che i tumori sono fisiologia e non patologia. Di conseguenza si smetterà di curarli e aumenteranno i decessi (in linea col pensiero Maltusiano). Un mondo alla rovescia, anzi, senza alcun riferimento. Articolo perfetto, grazie Paolo

  2. Analisi precisa della situazione, purtroppo in Italia abbiamo un partito, il PD (per non fare nomi) che fa sue tutte le stranezze contro natura e contro ogni logica.
    Se non gli daremo una spallata alle prossime elezioni (sempre che ce le lascino fare) non usciremo più da questo mare di m…..
    Cordiali saluti
    Gianni

  3. Mi riesce difficile capire le modalità del suicidio e del contemporaneo incendio del camper. È raccapricciante e quasi impossibile pensare che abbia appiccato il fuoco e si sia lasciato/a avvolgere dalle fiamme come se niente fosse. Certamente un terribile fatto molto utile ai fini della propaganda “transgender”.
    Che Dio abbia pietà di questa povera persona.

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