La CEI e i migranti – la parola al Menestrello

 

LA BANDA BASSETTI, I SOLITI SBANDATI E FURBETTI

 

La Cei è diventata un consesso d’ affari,

in cui interessi cinici e bari

portano alla dissoluzione

della fede e di ogni ragione.

 

Bassetti, per conto del suo superiore,

orgoglioso proclama a tutte le ore

che solo i clandestini hanno importanza,

della preghiera non si sente mancanza.

 

Dio dai tabernacoli è sceso sui barconi,

che le Ogn delle solite  nazioni

raccolgon via radio al largo africano

per attraccarli in un antro nostrano.

 

D’ altronde, quando ci s’inchina ai mussulmani

invece che al Signore dell’oggi e del domani,

la vita vien depravata nell’immanenza,

la qual deturpa ogni coscienza.

 

Perciò la Cei, col messale riformato –

presumo di modernismi tutto infestato -,

intende celebrar il culto degl’invasori,

invece di quello al Signore dei signori.

 

E mentre il ramadan riceve tutti gli onori

dai prelati in ghingheri e ghirigori,

il Rosario vien tosto considerato

come la corona dell’ appestato.

 

Dimenticando che i peggiori lebbrosi

son coloro – cardinali e signori  –

che ritengono  il peccato un’invenzione

e il perdono pura convenzione.

 

Ma verrà un giorno il Giudizio finale –

altro che misericordia a tutti eguale –

e sarà per la banda Bassetti

sconvolgimenti dei più netti.

 

Intanto invitiamo i vescovi riuniti

ad elevar lo sguardo ai Cieli infiniti:

verso la nostra  Patria siam tutti migranti,

ma con differenze capitali e importanti.

 

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