La normalità dell’abiezione

In questo numero del Nuovo Arengario pubblichiamo due articoli che fotografano molto bene la sciagurata epoca che stiamo vivendo: “Non c’è più limite al crollo della morale e della civiltà”, di Luciano Garibaldi e “Dalla tutela dei lavoratori a quella delle lobby radical chic: involuzione della CGIL, principale sindacato nazionale”, di Giorgio Celsi e Wanda Massa.

Celsi e Massa descrivono la decadenza della CGIL, Garibaldi invece si sofferma su alcuni recenti fatti di cronaca e ci mostra come il crollo della morale e della civiltà ci venga ormai presentato come la “normalità”.

Il Corriere della Sera, già organo di quella buona borghesia che fu la spina dorsale della società, è ormai del tutto immerso nel coro del conformismo satanico e ci informa, con la massima naturalezza, su eventi che, se letti conservando ancora la capacità di ragionare, dovrebbero far inorridire.

Un ufficiale e un sottufficiale della Marina Militare convolano a nozze. C’è un piccolo particolare: sono due donne. E per chiamare le cose col loro nome (seppur brutto), sono due lesbiche. Ricordate il peccato contro natura, che grida vendetta al cospetto di Dio? Già, proprio quello. E anche per chi non fosse religioso, l’omosessualità ha sempre suscitato una naturale ovvia ripugnanza, e fino a pochi anni fa era oggetto di studio per la psicologia e per la psichiatria, anche per aiutare quei/quelle infelici a tornare a una normalità di vita. Fino a pochi anni fa, prima che un golpe facesse sparire l’omosessualità dagli elenchi “ufficiali” delle patologie. Ma fa schifo adesso, come prima, come sempre farà schifo. E gli omosessuali sono dei disadattati adesso, come prima e come sempre saranno.

E poi, si potrebbe dire, non esiste da noi il matrimonio tra omosessuali. Già, ma esistono le “Unioni civili”, classico escamotage all’italiana per far passare le cose peggiori inventando un nome nuovo, un po’ suggestivo. E pian piano si fa passare il messaggio delle “nozze” tra invertiti/e. Una cosa normale, sulla quale non fare nemmeno troppa enfasi…

L’enfasi la fa il Ministro della Difesa, che è una donna, tale signora Elisabetta Trenta, e che saluta con gioia l’avvenimento, parlando di “evoluzione culturale nelle Forze Armate”… Dove sia l’aspetto culturale di questa schifezza, è tutto da capire. Quello che è chiaro è che il Governo italiano esprime la sua gioia e solidarietà.

Il suddito, cioè tutti noi, prende atto e può solo accettare. E assorbe pian piano l’infezione. Beh, l’ha detto un Ministro, anzi una Ministra, e poi, in fondo, che male c’è… ?

Già, che male c’è?

E che male c’è se una donna di anni 61, con figlio invertito, partorisce una bimba nata da un ovulo della sorella dello “Sposo” del figlio finocchio e dallo sperma di quest’ultimo? Lo so, è un po’ complicato il giro, anch’io l’ho dovuto rileggere un paio di volte per capire il guazzabuglio.

Che male c’è? Cosa dite, tutta la faccenda dà il vomito? O, ma quanto siete antiquati. Queste sono le nuove frontiere dell’amore, magari con due “m”, l’ammore, così è ancora più forte.

E poi, se ce lo dice il Corriere, e ce lo dice senza gridare allo scandalo, anzi, presentandoci il tutto come bello e gioioso e soprattutto assolutamente normale… non volete fidarvi del Corriere?

È lo stesso Corriere che ci presenta con signorile gioia la vittoria elettorale della signora Lori Lightfoot, neo-sindaco di Chicago. Potremmo legittimamente dire: “Cosa ce ne frega del sindaco di Chicago?”. E invece deve interessarci, non solo perché la signora Lightfoot è negra, il che fa sempre molto “in”, ma anche e soprattutto perché è lesbica, il che fa ancora più “in”. E non poteva mancare la foto della neo-sindaco baciata dalla “moglie”.

Tutto normale, ovvio, oggetto di una cronaca al più un po’ compiaciuta nel constatare come la società progredisce.

Il nostro Luciano Garibaldi chiude il suo articolo chiedendosi: “Dal Vaticano, qualcuno (pardòn, Qualcuno) ha qualcosa da dire?

Già, proprio dal Vaticano… dove ormai tutto è “normalizzato” e la capacità di scandalizzarsi è stata sepolta sotto tonnellate di falsa misericordia.

E in fraterna collaborazione, Vaticano (non Chiesa, è bene precisare, ma Vaticano) e “buona stampa” ci intossicano giorno per giorno, continuando a somministrarci dosi di perversione, presentata sempre di più come “normalità”. Il Corriere della Sera, un tempo “Corrierone”, organo del buon senso comune, è ormai dentro fino al collo nella danza macabra. Giorno dopo giorno ci inducono a pensare che non è la fogna che puzza, ma siamo noi che dobbiamo correggerci il naso e dobbiamo correggerci anche gli occhi, perché quella che da sempre abbiamo saputo essere la fogna, è in verità il Paese delle Meraviglie. E la televisione fa la sua parte, somministrandoci in ogni momento pillole di porcate.

Contro questa intossicazione quotidiana dobbiamo scuoterci, dobbiamo denunciarla, dobbiamo tutelare soprattutto i nostri giovani, ai quali fin dalla più tenera infanzia vengono somministrate le menzogne più sinistre.

Quando c’era ancora una Chiesa cattolica visibile, i parroci avrebbero tuonato dai pulpiti contro queste schifezze. Ora, abbiamo sentito una sola voce (almeno per ora). Ce la riporta sempre Luciano Garibaldi: «Giorgia Meloni contro la donna che ha partorito una bimba per il figlio gay: “Depravazione vomitevole”».

“Depravazione vomitevole”. Frase da sottoscrivere in pieno. E consentitemi in chiusura una notazione, indirizzata soprattutto a quei cattolici così “duri e puri” da considerarsi in grado di rilasciare, a loro esclusivo giudizio, patenti di cattolicità: la signora Meloni non ha una situazione familiare “regolare”, ha avuto una figlia da un uomo con cui non è sposata. Eppure, da lei sono venute le necessarie parole di buon senso di fronte a una delle schifezze più grosse che abbiamo visto. Viviamo un’epoca strana e può capitare, come capita, che le parole, e le azioni ove possibile, arrivino da persone che non hanno il “bollino qualità”. Discorso che vale anche per un Matteo Salvini. Almeno, riflettiamoci sopra e chiediamoci il perché…

Condividi questo articolo:

Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp
Email
Print

Lascia un commento:

2 commenti su “La normalità dell’abiezione”

  1. Gaetano Fratangelo

    Si potrebbe tentare un raffronto tra “chi gestisce un ovulo della sorella dello sposo” e il comportamento dei due politici (Meloni e Salvini).
    Entrambi sono moralmente attaccabili tanto che si potrebbe dire: “chi è senza peccato scagli la prima pietra” (frase di Gesù).
    Ma un conto è andare contro la natura, biologica e non solo, altro fatto è vivere unioni non regolarizzate dal matrimonio.
    Nel primo caso non c’è rimedio alla schifezza biologica ed umana attuata, nel secondo caso il matrimonio è sempre possibile celebrarlo, pur con le riserve morali possibili.
    Quindi, gli sciacalli di turno si mettano l’anima in pace!

  2. Articolo ottimo come sempre e che fa rabbrividire.
    La situazione della Meloni, di Salvini e altri? Anche questi sono segni del tempo satanico in cui viviamo.
    Io ammiro moltissimo la Meloni e sono tifosa di Salvini, anche per il “solo” motivo che ha fatto rimettere sui documenti i termini di PADRE e MADRE anziché genitore 1 e genitore 2 (ORRORE!!!).
    Ma la loro situazione personale, come quella di molti altri che hanno partecipato al Congresso di Verona (da quanto è stato riportato dai sinistri..), ai miei tempi, cioè tanti anni fa, sarebbe stata riprovata pubblicamente, considerata immorale, ecc.
    E invece ora è quasi normale, e persone molto perbene come la Meloni, Salvini e altri che la vivono, sono un segno inequivocabile che satana sta penetrando sottilmente (è da sempre il suo ASTUTO sistema di agire) nella famiglia e quindi nella società; come ha fatto nella Chiesa, nella politica, ecc.
    Quindi? Distruggere la Chiesa e la Famiglia, i due pilastri fondamentali dell’umanità, è l’opera finale di satana.
    CHE PERO’ NON PREVARRA’ PERCHE’ CRISTO PRESTO RITORNERA’ E
    ****VINCERA’!!! VINCERA’!!! VINCERA’!!!****

I commenti sono chiusi.

Iscriviti alla nostra newsletter

Ogni settimana riceverai i nostri aggiornamenti e nulla di più.

Torna in alto