La Russia, abominevole madre di tutti i mali, guidata da un dittatore pazzo e crudele. O forse no?

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Rileggiamo qualche istruttivo articolo di quattro anni fa.

 

In questi ultimi mesi è diventato d’obbligo, dopo due anni passati a obbedire a capo chino ad assurde misure psicosanitarie, un nuovo settore di obbedienza: affermare che il mondo, anzi, forse anche l’Universo, è minacciato da un terribile nemico, la Russia, guidata dal peggior criminale della Storia umana, Putin.

Dichiararsi assolutamente contro la Russia è estremamente “in”. Quasi come usare la mascherina anche quando si invitano le amiche a casa propria a prendere il the. E poi, per far bella figura si può aggiungere che, “beh, mi hanno detto che Putin è malato, ha un paio di tumori e poi è paranoico. E poi comunque in Russia si stanno ribellando tutti, Putin ha i giorni contati…”.

Le amiche assentono, magari una o due si limitano a dire che però comunque Putin ha un fascino slavo un po’ torbido ma così attizzante… Ma comunque sono tutte d’accordo. Se il mondo rischia la catastrofe, la colpa è solo e unicamente della Russia e del suo sciagurato presidente, anzi, Zar.

Allora, dato che né la Storia né la Cronaca si fanno con atti di fede, ma osservando i fatti e cercando di capirli, può essere d’aiuto rileggere alcuni articoli non recenti, ma neanche vecchissimi. Articoli del 2018, pubblicati da Giampaolo Rossi, un giornalista esperto di politica estera, che evidenziano come un’informazione scorretta (a volte così sgangherata da risultare anche comica) sulla Russia sia in corso da tempo.

23 gennaio 2018: mentre l’Ucraina già da tempo bombardava allegramente il Donbass (ma nessuno si scandalizzava), il Parlamento europeo era preoccupato della falsa propaganda che la Russia attuava per distruggere l’Occidente.

“Russia e fake news: ossessioni dell’Europa” (https://blog.ilgiornale.it/rossi/2018/01/23/russia-e-fake-news-ossessioni-delleuropa/ ). Scriveva Giampaolo Rossi: “Qualche giorno fa il Parlamento europeo ha dedicato un’intera sessione sul come arginare l’oceano di “falsa propaganda” e disinformazione che Mosca sta mettendo in piedi per distruggere l’Europa. Niente di meno”.

Proseguendo nella lettura, possiamo conoscere la limpida figura del britannico Julian King, Commissario alla Sicurezza dell’Unione Europea, estensore della relazione introduttiva alla sessione parlamentare. Si tratta senza dubbio di un esperto in fake news: fu il suo governo, insieme a quello americano, a mettere in piedi la bufala delle “armi chimiche” di Saddam, per giustificare la sciagurata guerra contro l’Iraq. E sarebbe bene ricordare le fake news occidentali, inventate per giustificare le aggressioni alla Libia e alla Siria…

Ma ciò che dice Julian King non si discute. “La Russia ha fatto ingerenze nelle elezioni in Francia, Germania e Spagna, e nel voto per la Brexit…” Prove? Zero.

Scrive ancora Giampaolo Rossi: “King ha affermato che sono state rintracciati 3500 casi di disinformazione da parte russa, su questioni relative all’Ue. Ovviamente non porta con sé alcuna prova. Per averle bisogna andare su “Eu vs Disinfo” il portale di Bruxelles in cui si smascherano le incredibili menzogne della Russia: tipo che Mosca ha importato dalla Moldavia solo 1600 tonnellate di verdure e non 8000 come ha detto il canale televisivo Rossiya1.

O che Russia Today ha ospitato un editorialista Russia Insider (un sito web di informazione occidentale sulla Russia) che avrebbe espresso presunte posizioni antisemite. Quanto basta per dire che il Cremlino legittima l’antisemitismo.

Ecco, sono queste le terribili manipolazioni russe; roba da dilettanti se confrontate con la potenza di fuoco della manipolazione occidentale, in grado addirittura di scatenare bombe scandalistiche ad orologeria su scala globale (come questa) o invenzioni narrative su tragedie individuali (come questa).”.

E arriviamo al 17 marzo 2018. Era scoppiato il “Caso Skripal”. Sergei Skripal, ex spia russa, da un decennio residente in Inghilterra, era rimasto vittima, insieme alla figlia Yulia, di un misterioso avvelenamento da “Novichok”, un pericoloso agente nervino sviluppato a suo tempo in Unione Sovietica e poi riprodotto anche da molti laboratori occidentali. L’ex spia e la figlia lottarono a lungo tra la vita e la morte, riuscendo poi fortunatamente a salvarsi.

Londra e poi al seguito anche le altre capitali europee non ebbero dubbi: l’attentato era opera della Russia.

Nell’articolo che potete leggere su https://blog.ilgiornale.it/rossi/2018/03/17/colpire-putin-per-educarne-100/ , Giampaolo Rossi evidenzia l’assurdità di tutta la faccenda, assurdità che non deriva dal fatto che i dirigenti russi siano tutti santi, ma semplicemente dall’assoluta inutilità, anzi dal danno che la Russia stessa avrebbe ricevuto da un tale “complotto”, oltre tutto fatto con un veleno quasi “firmato”. E poi, si chiede Giampaolo Rossi, perché mai la Russia avrebbe deciso di uccidere una spia in disarmo da un decennio? E poi in un modo così macchinoso?

L’affare Skripal poi si spense da solo, ma per lungo tempo servì per accusare la Russia di “Terrorismo di Stato”…

Andiamo al 4 giugno 2018. In Ucraina accade un fatto curioso. Il giornalista anti-Putin Arkady Babchenko viene trovato morto. Almeno, così dicono giornali e tv ucraini, con tanto di immagini del cadavere in una pozza di sangue. Il giorno dopo lo stesso Arkady Babchenko si presenta, vivo e vegeto, a una conferenza stampa organizzata dai servizi segreti ucraini, fornendo una storia incredibile, ma che DEVE essere vera, perché ovviamente è una storia in cui la Russia è il bieco mandante di un omicidio (peraltro non avvenuto, visto che Babchenko è vivo…). Vedi su https://blog.ilgiornale.it/rossi/2018/06/04/caso-babchenko-i-russi-non-centrano/?_ga=2.248737287.1607760402.1654715967-340048090.1649173390

Scrive Giampaolo Rossi: “Ed in effetti la cosa più clamorosa non è la beffa in sé, ma il fatto che media e governi occidentali abbiano accettato senza battere ciglio le surreali spiegazioni delle autorità ucraine sull’episodio.

LA VERSIONE DI KIEV
La versione ufficiale di Kiev si articola in quattro punti essenziali:

  1. I russi avrebbero incaricato un proprio “operatore” in Ucraina di uccidere il giornalista nemico di Putin.
  2. L’uomo avrebbe assoldato un killer ucraino per compiere l’omicidio.
  3. Il killer però sarebbe andato a spifferare tutto ai servizi segreti di Kiev.
  4. A quel punto gli 007 ucraini avrebbero deciso di mettere in scena il finto omicidio per smascherare il complotto russo e arrestare l’uomo di Mosca in Ucraina.

Ma per fare tutto questo c’era bisogno di mettere in piedi una bufala del genere? Ovviamente no, ma il punto è che iniziano a emergere particolari molto originali.

E vi consigliamo di proseguire nella lettura dell’articolo di Rossi. È molto interessante. Ripetiamo il link: https://blog.ilgiornale.it/rossi/2018/06/04/caso-babchenko-i-russi-non-centrano/?_ga=2.248737287.1607760402.1654715967-340048090.1649173390 .

 

Et de hoc satis, anche se si potrebbe proseguire per un pezzo. Ma non vogliamo annoiare gli amici lettori.

I tre esempi che abbiamo fatto sono già utili per capire che l’isteria contro la Russia non è di oggi e del resto è anche “motivata”, se così vogliamo dire. L’Occidente, ossia quella parte del mondo in ostaggio di personaggi come Obama, Soros, adesso Biden, con il breve intervallo di Trump, non poteva perdonare e non ha mai perdonato a Putin alcuni interventi che hanno messo in crisi almeno una parte del saccheggio economico e politico che da tempo è in corso da parte delle cosiddette “democrazie”. L’intervento della Russia a favore della Siria, per esempio, è stato uno smacco per i piani delinquenziali americani e britannici. E poi, solo l’intervento della Russia consentì la sconfitta di Daesh, killer del mondo occidentale. Eccetera.

Col che, vogliamo dire che tutto ciò che viene dalla Russia è bello e buono e che Putin è un cherubino? Assolutamente no. Anche la Russia ha i suoi difetti, i suoi errori. Anche Putin non è di certo perfetto.

Vogliamo solo sottolineare, ricordando queste bufale anti-russe del recente passato, che l’informazione a senso unico, fornita come Atto di Fede, non è mai affidabile, tanto meno in tempo di guerra. Le cronache che il Pensiero Unico ci ammannisce sulla guerra in Ucraina sfiorano a volte il ridicolo (se sulla guerra ci fosse qualcosa da ridere…) per la loro pochezza e pressapochismo. La suddivisione manichea tra i feroci russi che hanno aggredito e i pacifici ucraini aggrediti si scontra con filmati fasulli (ricordate il video gioco trasmesso in televisione e spacciato per immagini di guerra?), con notizie a senso unico, con fosse comuni che prima esistevano e poi spariscono, con filmati di cadaveri chiusi in sacchi, con il particolare di un cadavere che è così morto che si muove… e potremmo continuare a lungo. E con giornalisti di lunga esperienza e che magari in Ucraina ci sono andati sul serio, che vengono semplicemente ignorati o trattati da falsificatori o da deficienti.

Il cosiddetto mondo occidentale, come abbiamo visto, può fare poche lezioni in materia di informazione corretta: già diffondeva bufale ben prima che iniziasse la guerra in Ucraina.

Cerchiamo quindi di non bere alla cieca tutto ciò che televisione giornali ci dicono ogni giorno e ricordiamoci anche che in guerra la diffusione di notizie false è normale. Ma alloro sarebbe bello dare spazio alle notizie, vere o false che siano, di entrambe le parti in conflitto.

Certo, per fare questo ci vorrebbero dei giornalisti con gli attributi e un sistema di informazione onesto. Mi rendo conto che non è facile…

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4 commenti su “La Russia, abominevole madre di tutti i mali, guidata da un dittatore pazzo e crudele. O forse no?”

  1. L'ANTICOMUNISTA

    Ieri i russi hanno distrutto un centro commerciale con tutta la povera gente che c’era dentro…..non le basta caro Deotto?

    1. Caro Anticomunista, non mi pare di aver fatto l’apologia della guerra. L’articolo pubblicato ha semplicemente lo scopo di mettere in luce le false notizie da tempo diffuse per mettere la Russia in cattiva luce. E di conseguenza, di aiutare il lettore a non fidarsi a priori di quanto l’informazione “ufficiale” fornisce. Di recente c’era stato scandalo per un missile russo che aveva fatto strage di civili che aspettavano il bus. Poi, quando è venuto fuori che il missile era ucraino, sulla faccenda è caduto il silenzio… C’è una guerra, è un fatto tristissimo, muoiono innocenti, ma per favore non facciamoci abbindolare dai notiziari a senso unico. Cerchiamo di restare liberi.

      1. Luciano Pranzetti

        Guarda, Paolo ché a mettere in cattiva luce la Russia non sono state le bufale perché ci ha pensato essa stessa con le atrocità che quotidianamente semina.

  2. Luciano Pranzetti

    L’Occidente, come afferma Rossi, propalava disinformazione e falsi sulla Russia. Bene! Putin come risponde? con altrettante bufale? No, il col. KGB, col pretesto di essere nel mirino del nemico “nazifscista”, che ti fa? Scatena un’aggressione di devastante effetto mai visto. I fatti del Donbass – 2014 – raccontano di una azione sanguinaria che elenca caduti da ambo le parti: ucraini/filorussi sicché è una bufala scrivere che le vittime furono tutte filorusse. Ora, secondo la legge del taglione a una falsa notizia si risponde con altra falsa notizia. Putin, invece – ricattando il mondo civile con lo spettro del nucleare – si fa una legge propria con cui legittima una guerra i cui orrori sono davanti a tutti: città rase al suolo, fosse comuni tipo fosse di Katyn, ospedali, scuole abbattuti. Non comprendo come si possa simpatizzare con un simile simulacro di umanità e tanto meno farne una vittima dell’Occidente.

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