La sacra medusa – Minidramma

 

Personaggi:

lo SPIRITO DI ERODE, invisibile e sghignazzante;

il dottor OCHETTO GIULIVO, ricercatore di ecologia idolatrica all’università di Mezastrassa;

il professor Tommaso INDELICATO, felicemente pensionato dopo una lunga militanza nel periferico ateneo di Pratomelmoso;

il BAGNINO;

il BAMBINO;

VOCE NARRANTE, in tono disgustato e vomitizio;

alcuni bambini.

 

Un’amena spiaggia privata nei dintorni di Mezastrassa.

 

VOCE NARRANTE — Siamo alle solite. Il mare pullula di meduse, celenterati velenosi che è consigliabile non incontrare.

BAMBINO — (schizzando fuori dall’acqua) Ahi, ahi, mi ha punto… brucia… brucia…

SPIRITO DI ERODE — (sghignazzando e divertendosi come un satanasso) Hi, hi, hi, hi, hi, hi.

(Un gruppo di bambini ha catturato una medusa e la porta sulla spiaggia in un secchiello.)

BAGNINO — Venite, bambini, posiamola qui, intanto.

BAMBINO — Ahi, ahi, che male… come brucia… brucia…

BAGNINO — (al bambino) Prendo subito qualcosa che ti attenuerà il dolore.

INDELICATO — Che bestiaccia velenosa.

BAMBINO — Ahi, che male… che male…

INDELICATO — Che cavolo aspettiamo, sbattiamola sulla spiaggia e lasciamo che crepi disseccata sui sassi.

OCHETTO GIULIVO — Alto là, io sono ricercatore di biologia nella prestigiosa università di Mezastrassa. Io ricerco ecologia idolatrica… Io so cosa va fatto e non va fatto… Come osa lei attentare alla sacra medusa?

INDELICATO — Ma è un animale velenoso. Questo non è il primo bambino che viene punto. Eliminiamo la bestiaccia.

OCHETTO GIULIVO — Ma cosa dice? Come si permette? Lei non sa chi sono. Io sono un biologo. Io sono ricercatore. Io so. Dovremmo forse sterminare tutti gli animali che ci danno fastidio? Fare il vuoto per i nostri comodi? Non fia mai. Siamo noi che invadiamo il mare, andando a disturbare l’ambiente di questa dolce e inoffensiva medusa, quindi peggio per noi.

SPIRITO DI ERODE — Bravo Ochetto Giulivo, sei tutti noi. Hi, hi, hi, hi, hi. Così si parla. Hi, hi, hi, hi, hi, hi.

(I bambini circondano il secchiello e guardano la medusa, attendendo che qualcuno dica loro cosa farne.)

BAMBINO — Ahi… ahi… ahi… ma come brucia…

SPIRITO DI ERODE — Hi, hi, hi, hi, hi, hi. Come mi diverto… come mi diverto… Hi, hi, hi, hi, hi, hi.

INDELICATO — Senti, difensore delle meduse, non ti sembra immorale mettere sullo stesso piano gli animali e gli esseri umani creati ad immagine e somiglianza di Dio, non ti sembra una bestemmia mettere sullo stesso piano il bambino che soffre e l’animalaccio velenoso che lo ha punto?

OCHETTO GIULIVO — (sarcastico) Roba da matti, questo crede ancora alla superiorità dell’uomo sulla natura, alla creazione, al Dio fatto uomo. Roba vecchia per vecchi barbogi come te.

BAMBINO — Ahi, ahi, ahi, brucia… brucia…

OCHETTO GIULIVO — (ai bambini) Ecco, bambini, vedete? È un po’ danneggiata, povera medusa, purtroppo. Ma adesso la rimettiamo nel suo ambiente naturale, in modo che possa continuare la sua pacifica esistenza.

BAMBINO — Ahi, ahi, come brucia… ahi, ahi, ahi…

VOCE NARRANTE — A questo punto Indelicato preferì allontanarsi per non mettersi dalla parte del torto passando a vie di fatto.

SPIRITO DI ERODE — Hi, hi, hi, hi, hi, hi. Certo è una piccola vittoria in confronto a tanti magnifici aborti… Ma tutto fa… tutto fa… Hi, hi, hi, hi, hi, hi.

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Questo minidramma è tratto dal libro “Gaia. Il pianeta sull’orlo di una crisi di nervi“, di Emilio e Maria Antonietta Biagini, edito da Tabula Fati

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