LAICI DA TUTTO IL MONDO CHIEDONO AI VESCOVI: ROMPETE IL SILENZIO SULLA CRISI DELLA CHIESA! OGGI MANIFESTANO A ROMA

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fonte: Stilum Curiae – sito di Marco Tosatti

Oggi a Roma, una delle piazze più centrali, quella di San Silvestro, sarà occupata per un’ora, dalle 14 alle 15, da decine di fedeli cattolici provenienti da tutto il mondo. Un evento straordinario, per chiedere ai vescovi – quelli che si riuniscono dal 21 in Vaticano a discutere di abusi sui minori, ma non solo: a tutti i vescovi del mondo – di rompere il silenzio sulla crisi morale e dottrinale che sta devastando la Chiesa. Qui sotto pubblichiamo il manifestino di presentazione della manifestazione, che ci è stato inviato: e non è un caso che questo evento così straordinario e particolare si svolga a piazza San Silvestro, dove dal XII secolo è custodita una reliquia attribuita a San Giovanni Battista: l’uomo che non ebbe paura di parlare chiaramente, e che per il suo coraggio e sincerità perse la vita. Piazza San Silvestro è certamente uno dei luoghi più centrali del centro di Roma: a qualche decina di metri da Palazzo Chigi e da Montecitorio, alla base di via del Tritone e dietro il quartiere del lusso e dei commerci eleganti: Via Frattina, Via Condotti, Piazza di Spagna. 

Subito dopo, nella sede della Stampa Estera, si svolgerà un incontro con alcuni dei partecipanti e organizzatori della manifestazione, sotto il titolo: “Interrogativi sulla crisi morale della Chiesa cattolica”, così presentata: “Alla vigilia del summit vaticano sulla questione degli abusi sessuali i rappresentanti di diverse realtà internazionali che si battono per la difesa della vita e della famiglia risponderanno presso la Stampa estera di Roma – dopo una breve introduzione – alle domande in materia poste dai media”.

Intervengono:

. John Smeaton (GB), presidente della Society for the Protection of the Unborn Child

. Michael Matt (USA), direttore della rivista Remnant

. Scott Schittl (Canada), rappresentante del portale LifeSiteNews

. Julio Loredo (Perù), socio fondatore di Tradición y Acción por un Perú Mayor

. Jean-Pierre Maugendre (Francia), presidente di Renaissance Catholique

. Arkadiusz Stelmach (Polonia) – Vice-Presidente dell’Istituto Piotr Skarga

. Roberto de Mattei (Italia), presidente della Fondazione Lepanto

Modera: Giuseppe Rusconi.

 

In silenzio per abbattere il muro del silenzio!

Siamo laici cattolici, provenienti da tutta Italia e da ogni parte del mondo. Partecipiamo a questa manifestazione a titolo personale, o a nome di associazioni e testate giornalistiche accomunate dall’amore per la Chiesa, la sua dottrina e le sue istituzioni. Siamo riuniti per questo evento sotto il nome di Acies ordinata, un appellativo che la tradizione della Chiesa riserva a Maria SS.ma, che raccoglie l’esercito dei suoi fedeli e sconfigge i suoi nemici: terribilis ut castrorum acies ordinata (Cantico dei Cantici, 6, 3; 6,9). Figli della Chiesa militante, siamo qui per professare pubblicamente la nostra fede cattolica, ma anche per rompere il muro del silenzio. Il silenzio tombale dei Pastori della Chiesa di fronte ad una crisi dottrinale e morale senza precedenti.

La Chiesa di San Silvestro in Capite, in questa piazza, contiene la reliquia della testa di san Giovanni Battista. Il precursore del Messia fu ridotto al silenzio da Erode, ma la sua lingua muta continua a parlare ai nostri cuori. Siamo in piedi, in maniera rispettosa e ordinata, per esprimere simbolicamente la resistenza di chi davanti al silenzio non si piega. Abbiamo nelle mani il Santo Rosario e leggiamo dei testi della Tradizione cattolica, perché alimentiamo la nostra resistenza alla preghiera e allo studio, convinti che solo nel raccoglimento si prepara l’azione.

Il vertice dei presidenti delle Conferenze episcopali, che si apre il 21 febbraio alla presenza del Santo Padre, è un’occasione storica per affrontare non solo il tema degli abusi sessuali sui minori, ma il tema della corruzione morale, che comprende ogni violazione della legge divina e naturale, a cominciare dalla terribile piaga dell’omosessualità.

Il nostro è un appello ai Vescovi silenziosi perché qualcuno tra loro, abbia il coraggio di rompere il silenzio. Ci sarà qualche Pastore che oserà dire la verità al Santo Padre? La Chiesa non teme la Verità, perché la Chiesa annuncia al mondo la Verità del Suo Capo e Fondatore, Gesù Cristo. E’ soprattutto a Lui che ci rivolgiamo con questo atto simbolico, affinché in questi tempi calamitosi, venga in soccorso della nostra debolezza e con una sola Parola, salvi la Sua Chiesa.

Domine ne sileas (Ps 34, 22) Signore non tacere!

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6 commenti su “LAICI DA TUTTO IL MONDO CHIEDONO AI VESCOVI: ROMPETE IL SILENZIO SULLA CRISI DELLA CHIESA! OGGI MANIFESTANO A ROMA”

  1. Situazione della Chiesa disastrosa, e umanamente, secondo me, non rimediabile.
    Ritengo che l’unica soluzione, specialmente per chi, come me, non può partecipare personalmente, sia quella indicata dalla sempre ottima Carla d’Agostino Ungaretti: PREGARE, PREGARE, PREGARE!!!!
    Perché soltanto LORO hanno la possibilità, se Dio lo vorrà, di rimediare anche se non completamente….

  2. “Ci sarà qualche Pastore che oserà dire la verità al Santo Padre? ” Se uno non ha il coraggio, non se lo può dare! (Ma poi parlare, che conseguenza avrà sulla mia carriera?)

    1. Se posso azzardare una malignità: non tanto “che conseguenza avrà sulla mia carriera?”, ma piuttosto “sulla mia vita”.
      Perché mai Viganò se ne starebbe nascosto in un luogo segreto?

  3. Dante Pastorelli

    E’ del tutto improprio parlare di crisi DELLA Chiesa. La crisi è NELLA Chiesa. La Chiesa resterà Una Santa Cattolica e Apostolica sino alla fine dei secoli, finché ci saranno due tre riuniti nel nome di Chi l’ha promesso.

  4. Carla D'Agostino Ungaretti

    Purtroppo oggi le mie articolazioni sinistrate mi impediscono di muovermi da casa, ma mentre, tra poco meno di due ore, parteciperò con tutta l’anima alla recita del S. Rosario da Lourdes trasmessa da TV2000, sarò presente spiritualmente anche io in Piazza S. Silvestro e pregherò quel Santo Papa, grande testimone di Cristo, perché illumini i suo successore di tanti secoli dopo. A

  5. È da sessant’anni che bisognava intervenire in questo modo quando Roncalli pronunciò il suo scandaloso discorso d’apertura “Gaudet Mater Ecclesia” trattando l’allora vice prefetto del Sant’uffizio – cardinale Ottaviani – di profeta di sventura da cui bisognava dissentire. La storia ha dato ragione a Ottaviani e non a Roncalli.

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