CI SONO ANCORA MILANESI A MILANO?
Cantava Remigi un bel ritornello,
che molti ricordano a mo’ di stornello:
“Sapessi com’è strano
innamorarsi a Milano…”.
Noi lo adattiamo per i tempi correnti,
che sono molto, ma molto furenti;
e scriviamo: “A Milano
un milanese lo troviamo?”.
Passeggiare, infatti, per i quartieri
dà l’angoscia peggio di ieri
e il dubbio sorge: a Milano
è difficile pescare anche un italiano.
Interi falansteri son occupati
da teppisti ed immigrati;
sui mezzi pubblici il magrebino
non paga il biglietto e fa il fino.
Dal Giambellino al Corvetto,
dal Lorenteggio al Ronchetto,
ormai la sharia è dominante,
benedetta dal parroco urticante.
E i nostri figli si troveranno
in una polveriera a loro danno;
e pure la bella Madonnina
sarà gettata nella rovina.
1 commento su “Milano muore? – La parola al Menestrello”
Caro Orlando Infuriato, se lei non trova più milanesi a Milano che dovremmo dire noi veri romani che hanno l’ SPQR stampato indelebilmente nel loro DNA? La nostra amata città, che non esitiamo a definire la più bella del mondo per arte, fede, storia, tradizioni, che non meritava certo di essere così maltrattata da una classe politica ignorante e corrotta, è diventata un caravanserraglio che accoglie tutti i carovanieri che, oltre a spacciare droga, pretendono anche di imporre i loro costumi e la loro religione in quella che dovrebbe essere considerata la capitale della civiltà occidentale. Almeno Milano è pulita! Creda che se lei è Orlando Infuriato, io mi firmo Erinni Furibonda!
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