Oscenità sfrontata. Paracetamolo e vigile attesa: incredibile decreto del Consiglio di Stato

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Nello schifo quotidiano in cui viviamo, ecco un altro scandaloso esempio di “Potere” usato nel modo più deteriore, per salvare la faccia di un “amico degli amici”. Chi ancora coltivi qualche pia illusione sulla “divisione dei poteri” (esecutivo-legislativo-giudiziario), rifletta su quanto è accaduto.

Riprendiamo questa notizia dal sito nicolaporro.it e ci scusiamo con le prostitute, i ladri e i truffatori, che tante volte abbiamo offeso, paragonandoli agli individui che ci governano. Queste vilipese categorie sono formate da individui che, al paragone della nostra “classe dirigente”, sono specchi di moralità. Buona lettura a tutti.

PD

 

 

BLITZ DI FRATTINI PER SALVARE SPERANZA

Se a Roma c’è un giudice, dev’essercene anche un altro che annulla il lavoro del precedente.

Ha quasi dell’incredibile, la storia della sentenza del Tar Lazio, che alcuni giorni fa aveva sospeso il famoso protocollo Speranza, quello basato su “paracetamolo e vigile attesa” e che, si leggeva nel dispositivo, “anziché dare indicazioni valide sulle terapie da adottare a domicilio”, riporta “un lungo elenco delle terapie da non adottare”. Ponendosi così “in contrasto con l’attività professionale così come demandata al medico nei termini indicati dalla scienza e dalla deontologia”: compito del dottore, infatti, non è mettere in standby il paziente, bensì “agire secondo scienza e coscienza, assumendosi la responsabilità circa l’esito della terapia prescritta quale conseguenza della professionalità e del titolo specialistico acquisito”. Insomma, per i giudici amministrativi di primo grado, il protocollo Speranza impediva ai medici di fare i medici e ai pazienti di curarsi.

Fin qui, tutto bene. Il ministro aveva fatto l’ennesima figuraccia e, soprattutto, giustizia sembrava fatta. E invece… E invece, ieri, nientepopodimeno che con “decreto monocratico”, il presidente del Consiglio di Stato (l’organo amministrativo d’appello), l’appena nominato Franco Frattini, ha sospeso la sentenza del Tar del Lazio. Il motivo? Reggetevi forte: le linee guida del dicastero, contenute nella circolare sulle terapie domiciliari, erano solo “raccomandazioni” e non “prescrizioni vincolanti”. Come dire: se i dottori avevano tanto a cuore la salute dei pazienti, potevano anche bellamente fregarsene e agire di conseguenza.

In effetti, qualcuno l’ha fatto. Ed è grazie a questi pochi coraggiosi, che abbiamo capito anche in Italia che il Covid è curabile, che esistono trattamenti efficaci, che, soprattutto prima dell’arrivo dei vaccini, ma anche ora, come strumento complementare di lotta contro la malattia, si sarebbe potuta evitare un’ecatombe. Tuttavia, non tutti sono eroi. Non tutti hanno la forza di remare controcorrente, attirandosi talora calunnie da parte dei colleghi e incappando nell’ostracismo delle autorità, o magari rischiando la sospensione dall’Ordine, come il dottor Geraldo Torre, l’uomo che ha curato a casa 3.000 pazienti e che è finito alla sbarra, dinanzi agli altri medici, per non aver “rispettato le disposizioni previste dal protocollo nazionale in materia di cura della patologia Covid-19”. Ma come? Non s’era detto che quel regolamento non conteneva “prescrizioni vincolanti”?

Fatto sta che esso ha prodotto conseguenze nefande per un numero indefinito e sicuramente enorme di malati. I camici bianchi meno audaci, o che semplicemente si sono fidati dell’autorità competente, lo hanno seguito pedissequamente. Molti nostri concittadini, che si potevano salvare con un trattamento precoce tutto sommato semplice e poco dispendioso, non ci sono più. E il Consiglio di Stato che fa? A tempo di record, soccorre Speranza e sospende la sentenza dei magistrati di primo grado.

Uno dei cardini della democrazia liberale è il principio dei pesi e contrappesi istituzionali. Ecco: ora il piattino pende mostruosamente a favore dell’arbitrio sconsiderato e mortifero dei governi in carica. Chi ha voglia di riequilibrare un po’ la bilancia?

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7 commenti su “Oscenità sfrontata. Paracetamolo e vigile attesa: incredibile decreto del Consiglio di Stato”

  1. Oscenità come questa, profezie di magnati assatanati, malvagità e sadismi di governanti mai eletti, tutto il peggio presente nel mondo, anzi nel “pianeta”, sparirà all’improvviso, stiamone certi. Quando? Quando fra poco, a forza di stuzzicare la Russia, l’America farà scoppiare la guerra, cioè l’estrema punizione più volte preannunciata dalla Madonna, per i nostri orrendi peccati.

  2. Oltre alla voglia di riequilibrare serve anche il potere di farlo ma purtroppo mancano ENTRAMBI !…. E se c’è n’è una manca l’altra…. Sigh

  3. Forse è il caso di leggere meglio il testo del decreto di sospensione: https://www.sanitainformazione.it/wp-content/uploads/2022/01/decreto-207-22-oscurato.pdf
    Sembra di capire che l’obbligo di “paracetamolo e vigile attesa” non sia mai esistito ….
    Trascrivo di seguito il parere di un eminente giurista pubblicato da: https://www.maurizioblondet.it/il-vero-dittatore-e-speranza-inamovibile-intoccabile/
    “La sospensione ha gettato nello sconcerto una moltitudine di persone come si può leggere nei diversi social, ma la verità è un’altra e che cioè il Consiglio di Stato con il Decreto in questione ha detto la stessa cosa detta nella sentenza del TAR, e forse anche in modo più chiaro e che cioè il famigerato protocollo ministeriale non aveva e non ha alcun effetto vincolante, trattandosi di una semplice e casta raccomandazione che, come tale, in alcun modo può impedire ai medici di curare la patologia Covid secondo le loro autonome scelte terapeutiche. Questi i fatti, ora le riflessioni…

    1. Ok, che il protocollo ministeriale non fosse vincolante, lo si sapeva già. Però resta da spiegare come mai ci sono medici che non hanno seguito il protocollo e che ora sono inquisiti, se non già sospesi, dall’Ordine professionale. Bisogna spiegare anche l’eccezionale fretta del Consiglio di Stato, che poteva benissimo decidere con sentenza, nei tempi dovuti, senza ricorrere al decreto. Che urgenza c’era? E resta da spiegare come mai il Ministero della Salute avesse fatto ricorso contro la decisione del TAR. Insomma, tutto ha l’aria di una difesa dell’indifendibile Speranza

    2. seguito:
      Questi i fatti, ora le riflessioni.
      1.Gridare alla sconfitta e influenzare in tal modo l’opinione pubblica, è un ingiustificato atto di resa che aiuta l’illegittimo governo in carica il quale vuole questo, benché conosca la corretta statuizione del Consiglio di Stato.
      2.Stando così le cose suggerisco a tutti coloro i quali sono stati cialtronescamente sospesi dagli Albi degli Ordini Provinciali dei Medici, di impugnare tale sospensione che, sulla base della sentenza del TAR prima e del Decreto presidenziale del Consiglio di Stato dopo, è chiaramente illegittima.
      3. Praticamente Roberto Speranza è stato messo con il culo di fuori.
      Ed è questa la ragione della ultrasonica velocità con la quale l’Avvocatura dello Stato ha ottenuto il Decreto presidenziale in Consiglio di Stato (velocità mai possibile per un comune cittadino): salvare la faccia a Speranza e al governo, ma l’Avvocatura non è riuscita nel suo intento.
      Morale della favola: i medici e i cittadini onesti hanno…

      1. seguito ter:
        Morale della favola: i medici e i cittadini onesti hanno vinto due volte, al TAR e al Consiglio di Stato.

        AUGUSTO SINAGRA

  4. Franco Frattini, uno del fu governo Berlusconi che, non mi vergogno di dire, a quei tempi sostenni. A pensarci ora, prima di entrare in cabina avrei dovuto tagliarmi le mani.

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