Padre Pio e le sue sofferenze durante la Messa

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Per meglio comprendere come padre Pio vivesse la Messa, vengono riportate le domande e risposte di un colloquio avvenuto tra padre Tarcisio Zullo e padre Pio.

 

«“Che cos’è la vostra Messa?” – “Tutto il Calvario. Tutto quello che Gesù ha sofferto nella sua passione inadeguatamente lo soffro anch’io per quanto ad umana creatura è possibile. È ciò contro ogni mio demerito e per sola sua bontà”.

“Nel divin sacrificio prendete su di voi le nostre iniquità?”- “Non si può fare diversamente, poiché fa parte del divin sacrificio”.

“È vero che durante la Messa soffrite il supplizio della coronazione di spine?” – “E lo metti in dubbio? Altrimenti l’immolazione non sarebbe completa”.

“Durante la Messa le punture della corona di spine e le ferite della flagellazione sono reali?” – Cosa intendi dire con questo? Gli effetti è certo che sono gli stessi”.

“In quale momento soffrite la sete e l’abbandono?” – “Dopo la consacrazione”.

“Dopo la comunione continuano le vostre sofferenze?” – “Si, ma sono sofferenze amorose”.

“In questa unione Gesù non vi consola?” – “Si, ma non si cessa di stare sulla croce”.

“Padre, non vi stancate a stare in piedi durante la santa Messa?” – “Non sto in piedi, sto appeso”.

“Dove posò l’ultimo sguardo Gesù morente?” – “Sulla Madre sua”.

“E voi dove lo posate?” – “Sui fratelli d’esilio”.

“Avete detto, Padre, che nella comunione la vittima muore. Nelle braccia della Madonna vi depongono?” – “Di san Francesco”».

 

Parole preziose, queste, che ci danno la possibilità di percepire quanto avveniva non solo nell’anima di padre Pio, ma anche nel suo corpo. Di questa intima unione alla passione di Gesù, oltre alle stimmate, le sue lunghe pause e il profondo raccoglimento, c’erano altri segni più o meno visibili. La testimonianza ci arriva ancora una volta da padre Rosario, il quale così racconta:

«Ho potuto assistere per più di tre anni alla Messa di padre Pio e posso affermare che durante la sua celebrazione il volto gli si trasformava, diventava luminoso, disteso, fresco, senza rughe! Non voglio dire che fosse luce soprannaturale e misteriosa, ma voglio semplicemente dire che il suo volto prendeva un atteggiamento sereno, splendente come quello di una persona pervasa da una grande gioia interiore. Era un volto dal quale traspariva la sua intima comunione con Dio. Del resto, non ricordo più a che proposito, padre Pio mi diceva che, iniziata la messa, egli non sentiva e non notava più nulla di quanto accadeva in chiesa intorno a lui».

 

Sono molte anche le testimonianze che raccontano di come padre Pio durante la Messa fosse infiammato da un fuoco misterioso. Scrive padre Onorato Marcucci: «affermo che dopo la Messa la mano del padre era più calda, come se avesse la febbre». Di questo singolare fenomeno ci parlano molti altri confratelli che avevano avuto la possibilità di assisterlo durante la Messa, ma di particolare rilievo è quanto viene riportato nella Cronistoria del convento, in quanto è il padre stesso a parlare di questo fuoco di cui era acceso. Così riportava p. Costantino Capobianco:

«25 dicembre 1957. Padre Pio oltre a presiedere la Messa di mezzanotte, ha celebrato subito dopo anche le altre due Messe. A celebrazione ultimata si ritirava in cella accompagnato da padre Giustino da Lecce, da padre Agostino da Campolieto e da fra Daniele da S. Giovanni Rotondo. Era molto stanco, ma gioviale come al solito e con gli occhi ridenti. Fra Daniele gli ha chiesto: “Padre, voglio portarvi la borsa dell’acqua calda?”. E padre Pio sorridendo: “Con tutto questo fuoco, che mi brucia, vuoi portarmene ancora altro?”».

Altro aspetto significativo di questo rapporto con l’Eucarestia e la sua partecipazione alla Messa, era il tempo riservato al ringraziamento. Per padre Pio il modo migliore di rendere grazie a Dio, per avergli dato la grazia della partecipazione al sacrificio di Gesù e di aver fatto la comunione, era quello di ascoltare un’altra santa Messa. Difatti, dopo aver celebrato, era solito salire in convento per raccogliersi in preghiera nella cappella interna, dove ad aspettarlo c’era un sacerdote già pronto per celebrare la Messa. Questo ci fa capire quanto rispetto, quanta riverenza e quanto amore padre Pio avesse per la celebrazione della Messa.

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