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“Padre Pio e Raffaelina Cerase. Maestro e discepola nella perfezione cristiana” , di Don Marcello Stanzione e Francesco Guarino (edito da Mimep-Docete) è un libro che ci fa conoscere la profondità della catechesi e della direzione spirituale del Santo di Pietrelcina.

La mattina del 17 febbraio 1916, dopo sette lunghi anni trascorsi a Pietrelcina per motivi di salute, il giovane padre Pio arrivò nel Convento di Sant’Anna in Foggia per assistere spiritualmente la giovane nobildonna Raffaelina Cerase. A conclusione di una lunga e fitta corrispondenza epistolare – la corrispondenza epistolare tra padre Pio e la sua figlia spirituale Raffaelina abbraccia un arco di tempo di oltre 20 mesi. La prima lettera porta la data del 24 marzo 1914 ed è della Cerase, l’ultima di padre Pio del 30 dicembre 1915 – finalmente il maestro e la discepola si possono incontrare dopo una appassionata ricerca di entrambi di Dio, raggiungendo le vette alte della perfezione cristiana.

Padre Pio nelle sue lettere con la figlia spirituale, svolge un programma di direzione incentrata nel mistero della Croce, la dottrina della sofferenza purificatrice e la teologia del dolore santificatore, tema di fondo del suo magistero direzionale. Proprio negli anni in cui i mezzi di comunicazione di massa si stavano imponendo in Europa, soprattutto attraverso la diffusione della radio, padre Pio da Pietrelcina mostrava la sua qualità di grande comunicatore attraverso la catechesi e la direzione spirituale epistolare.

Il testo, scritto dal professore Francesco Guarino e da don Marcello Stanzione, sul rapporto spirituale tra Padre Pio e Raffaelina Cerase vuole mettere in evidenza l’aspetto della catechesi in generale e della direzione spirituale in particolare di san Pio da Pietrelcina, a distanza di quasi sessant’anni dalla sua morte e a oltre vent’anni dalla sua canonizzazione, attraverso lo studio e l’analisi delle lettere ad una sua figlia spirituale proprio all’inizio della sua grande missione sacerdotale: donna Raffaelina Cerase dei nobili di Foggia.