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CON LA “PASTORA” E LA SIGNORA, LA CHIESA VA IN MALORA
Dopo la “concelebrazione” della pastora,
nella Milano della borghese dimora,
ecco in Trentino presieder un funerale
una signora dall’ aspetto formale.
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Con la scusa che il clero è scarso –
e’ scarso, non scomparso –
i preti rimasti sono presi dall’accidia
e trasferiscono ai laici un po’ d’invidia.
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E allora alla domenica, al posto della Messa,
sorge quella funzione arida e sconnessa
che si chiama Liturgia della Parola,
e pure se maiuscola, l’ animo non consola.
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A presiederla c’è un laico “preparato”,
meglio se in rosa è il suo stato,
manca solo la Consacrazione,
per l’eresia bergogliana, una finzione.
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Mi raccontava un ucraino dottore,
che ai tempi di Stalin, il folle dittatore,
per anni non ha incontrato un prete,
eppur del Dio vero non si è estinta la sete.
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Bastava il Rosario e una fervida preghiera,
recitata al mattino e alla sera,
e il proposito di osservare i Comandamenti
per restar nell’intimo sereni e contenti.
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Piuttosto che officiare riti luterani,
meglio è tenere tra le mani
la Corona delle Vittorie
che ci regala ancora tante glorie.
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Possibile che il parroco faccia di tutto
meno quello che sarebbe il suo costrutto ?
Al sacerdote solo due compiti essenziali
gli son assegnati senza rivali:
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quelli di consacrar e di impartire il perdono
al peccator che ne ha bisogno.
E alla bocciofila può rinunciare
se una s.Messa deve celebrare.
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Ma il vero motivo di tanto sconquasso
è uno solo, ed è un asso:
la Fede è una virtù ormai dimenticata
e siamo alla Sodoma (e Gomorra) bell’e implementata…
3 commenti su “Preti latitanti, laici che “celebrano”. La parola al Menestrello”
Impensabile neppur tant’ anni fa,
senza più fede cosa mai accadrà?
Ogni scusa è buona !
Appunto: Sodoma e Gomorra!!!!!!!!
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