Santa Pasqua 2020 – Benedizione pasquale del Venerabile Papa Pio XII – gli auguri del Nuovo Arengario

.

Perché cercate tra i morti colui che è vivo? Non è qui, è risorto

 

Cari amici e lettori del Nuovo Arengario, oggi ogni parola, ogni scritto, che non celebri la Resurrezione di Nostro Signore Gesù Cristo, sarebbe inopportuno. Oggi noi festeggiamo, la Chiesa (ovunque ora sia), festeggia la vittoria di Cristo sulla morte, la promessa dell’eternità.

A tutti voi, e alle persone che vi sono care, porgiamo in questa Santa Pasqua i più cari auguri di pace e serenità in Nostro Signore e vi proponiamo, in scritto e in video, le parole di un grande Papa cattolico, il Venerabile Pio XII. Parole che, pronunciate nel lontano 1953, sono di una grande attualità nel difficile momento che stiamo vivendo, non solo per i rischi dell’epidemia, ma soprattutto per i rischi ben più gravi per l’anima.

Un caro augurio e un abbraccio a tutti voi.

Il direttore e i collaboratori del Nuovo Arengario

 

Questa settimana il consueto aggiornamento sarà pubblicato martedì 14

 

° ° ° ° ° ° ° ° ° ° ° ° ° °

 

MESSAGGIO URBI ET ORBI
DI SUA SANTITÀ PIO XII

Domenica, 5 aprile 1953

 

Di tutto cuore eleviamo l’inno di ringraziamento al Sommo Iddio, « che atterra e suscita » per avere a Noi dato di riabbracciarvi con lo sguardo e con lo spirito, diletti figli di Roma e del mondo, da questa Loggia, nel giorno solenne della Risurrezione e della letizia cristiana.

In voi e nella Chiesa intiera, dove fremente di apostoliche espansioni, e dove incatenata a suo onore, vediamo commossi la gloria del divino Risorto : « gloriam vidi Resurgentis » (Seq. Pasch.)

Il mistero della Pasqua vi predica, oggi come sempre, il mistero della vita che trionfa sulla morte, a condizione che la vita tragga da Dio norma e destino. Vissuta contro Dio, o ignara di Dio, qualsiasi vita, anche insigne per opere e potere, è lampo sterile, che nessuna postuma memoria vale a riaccendere; è destinata nell’al di là a risurrezione di condanna (Io. 5, 29). Ma ogni umile vita, se vissuta in Dio, è seme di eccelse cose; è sinfonia perenne, che la morte non stronca, ma sublima; e sulla terra, dove tutto tramonta, è messaggio di vita immortale.

Frattanto, in attesa della futura gloria, a voi si addicono al presente opere di vita, e non di morte. Spandete per ogni dove il flutto vitale che traeste da Cristo. Comunicatene la fresca vena ai fratelli, avvolti dalle tenebre dell’errore; riversatene fiumi sul mondo odierno, che tuttora langue su mortiferi sentieri di odio.

Sappiamo che voi volete essere fermento di vita; ma temiamo che abbia a prostrarvi nell’abbattimento il prolungarsi delle medesime lotte e il ripetersi degli stessi cimenti.

Lasciate che il vostro Padre e Pastore vi metta in guardia da tale minaccia. Vorremmo che la voce delle campane di Pasqua vi recasse, insieme con la letizia, la pace, l’amore fraterno, anche questo grave monito : il pericolo di oggi è la stanchezza dei buoni! Scuotete ogni torpore; riprendete l’usata virtù.

Vi sia di esempio il risorto Redentore, che vinse per sempre la morte (cfr. Rom. 6, 9). Così le vittorie, conquistate già con la vostra cooperazione alla fede, alla Chiesa, alla umanità, siano rese, per quanto è in voi, stabili e durature. Non riposate inerti sugli allori del passato; non arrestatevi a contemplare il solco una volta tracciato, ma, rinsaldando ciò che è stato felicemente acquisito, anelate a sempre nuovi incrementi.

Diletti figli! perseverate vigilanti nella fede e uniti nella concordia.

Voi, amatissimi sacerdoti e laici, che in vicine e lontane regioni soffrite per Cristo, senza che ancora si profilino all’orizzonte segni di veritiero mutamento, confidate in Colui che un giorno seppe aprire una strada al popolo che voleva liberare.

Voi tutti infine, che vi adoperate sinceramente per salvare la pace alla trepida umanità, non vi scoraggino le difficoltà dell’impresa; vi dia lena la bontà della causa, e vi sorregga il Principe stesso della pace: Gesù.

Sia questo il voto e l’augurio del Nostro cuore, mentre invochiamo su di voi, sulle vostre famiglie, particolarmente sui poveri, i malati, i sofferenti, e su tutti i diletti figli dell’Orbe, le celesti benedizioni.

.

fonte: Sito della Santa Sede

 

Condividi questo articolo:

Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp
Email
Print

Lascia un commento:

1 commento su “Santa Pasqua 2020 – Benedizione pasquale del Venerabile Papa Pio XII – gli auguri del Nuovo Arengario”

  1. Carla D'Agostino Ungaretti

    Auguro a tutti che la S. Pasqua 2020 ci faccia dimenticare, almeno per oggi, il dolore che ci ha attanagliato nella Quaresima appena trascorsa, rammentandoci invece che con la morte “la vita non è tolta, ma trasformata”. Questo ci hainsegnato Gesù.

I commenti sono chiusi.

Iscriviti alla nostra newsletter

Ogni settimana riceverai i nostri aggiornamenti e nulla di più.

Torna in alto