Tutte le apparizioni di Maria dal ’40 dopo Cristo ad oggi

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Non vi è giorno dell’anno che non sia segnato dalla presenza (e dai miracoli) della Santa Vergine. Tutto ricostruito, e raccontato, dalla penna di Rino Cammilleri

 

 Il nuovo, straordinario libro di Rino Cammilleri s’intitola «Tutti i giorni con Maria. Calendario delle apparizioni mariane» (Edizioni Ares, 760 pagine, 19,90 euro), nelle librerie dal 13 maggio, anniversario delle apparizioni di Fatima. È il racconto di tutte le volte che la Madonna è apparsa, quando, dove e a chi, nei secoli, a partire dall’anno 40 dopo Cristo, anno in cui avvenne la prima apparizione, Maria ancora vivente. Giorno per giorno, dal 1° gennaio al 31 dicembre. Infatti, come forse non tutti i cristiani sanno, praticamente in ognuno dei 365 giorni di cui si compone un anno (366 negli “anni bisestili”), si sono verificati, in questi 1980 anni che ci separano dal 40 d.C., eventi miracolosi legati alla figura dell’Immacolata, il più delle volte caratterizzati da fatti soprannaturali e non spiegabili, tutti registrati nelle comunità cristiane e nelle chiese.

Grazie al lavoro certosino di Cammilleri, è ora possibile sapere quando, dove, a chi e come la Madonna ha manifestato la sua presenza. La cosa che più colpisce, in questa avvincente ricostruzione storico-religiosa, è il verificarsi, in un determinato giorno dell’anno, di ben più di una sola apparizione. Un esempio per tutti: il 2 di luglio. Sfogliando le pagine di Cammilleri, scopriamo che la Vergine ha manifestato la sua presenza, nel corso dei secoli, ma sempre alla data del 2 luglio, nelle seguenti località (tra parentesi, le chiese dove si venera l’evento): Rapallo (Madonna di Montallegro), Firenze (Nostra Signora del Sasso), Blacherne, in Galilea (Nostra Signora di Blacherne), Mariagyud, in Ungheria (Nostra Signora di Mariagyud), Assisi (Madonna dell’Oliva), Rodi Garganico (Madonna della Libera), Castel di Godego, in provincia di Treviso (Madonna della Crocetta), Oneta, in provincia di Bergamo (Madonna del Frassino), Camogli (Madonna del Boschetto), Chiavari (Madonna dell’Orto), Còlere, in provincia di Bergamo (Madonna delle Fontane), Hasznos, in Ungheria (Nostra Signora di Hasznos). Ovviamente, in ognuna di queste località, in concomitanza delle apparizioni mariane, si sono verificati eventi miracolosi tramandati nel corso degli anni, dei secoli e, ormai, dei millenni. Tutti ricostruiti e descritti dall’Autore in modo semplice ma avvincente.

Oltre al 2 luglio, un’altra data molto «frequentata» è il 25 marzo, festa dell’Incarnazione di Gesù e dello «sposalizio» della Vergine con lo Spirito Santo. Altra scadenza privilegiata sono i sabati, tradizionalmente a Lei consacrati. Ma non c’è giorno che la Madre lasci soli i suoi figli. Come dimostra questo libro, che si iscrive nella vasta produzione letteraria di Rino Cammilleri, giornalista, saggista e romanziere di lungo corso. Ha infatti pubblicato, con i maggiori editori nazionali, oltre quaranta libri, alcuni dei quali scritti a due mani con Vittorio Messori ed Ettore Gotti Tedeschi. Per l’Ares ha pubblicato «I mostri della Ragione». Le altre opere sono visibili nel suo sito www.rinocammilleri.com.

Dal libro «Tutti i giorni con Maria» riprendiamo il racconto di tre significative apparizioni mariane, di cui è prossimo l’anniversario, in tre località italiane: Genova, Roma, Courmayeur.

 

27 maggio, Genova, Madonna della Guardia

Genova, 1490. Sul monte Figogna la Madonna con il Bambino in braccio apparve a Benedetto Pareto, pastore e padre di famiglia. La Vergine espresse il desiderio di avere una cappella a lei dedicata in quel luogo. L’uomo, non ancora riavutosi dallo sbigottimento, fece presente di essere molto povero. La Madonna sorrise e gli disse di non preoccuparsi. Tornato indietro, il pastore raccontò tutto alla moglie.  Questa non volle credergli. Pareto, dunque, fece come se nulla fosse successo. Ma l’indomani, mentre raccoglieva fichi, cadde malamente dalla pianta e si fratturò diverse ossa. Fu subito soccorso, ma si avvidero che era davvero malridotto.

Cosi, lo portarono a casa sua e subito corsero a chiamare un medico. Lui volle che fosse presente anche un sacerdote, per avere gli ultimi sacramenti. Al prete confessò tutto quanto riguardava l’apparizione. La sera stessa gli apparve di nuovo la Madonna e lo guarì perfettamente. Vedendolo miracolosamente sano, la gente credette al suo racconto. Arrivarono le offerte per la cappella. Questa vide la luce nel 1528, ma col tempo finì per rivelarsi troppo angusta per i sempre più numerosi pellegrini. Il culto della Madonna detta “della Guardia” fu riconosciuto ufficialmente nel 1607. Nel 1878 furono avviati i lavori per un nuovo e più grande santuario, che fu inaugurato nel 1890.

 

4 giugno, Roma, Madonna del Divino Amore

il santuario detto del Divino Amore, in quel di Roma, sorge in località Castel di Leva. Vi si venera un’icona di Maria col Bambino sovrastati dalla colomba dello Spirito Santo. Costruito nel 1745 sopra un’antica fortezza medievale (sulla cui torre stava l’icona), il santuario subì i pesanti effetti dei bombardamenti nel 1943. L’immagine, tuttavia, rimase indenne e ciò fu considerato miracoloso. Papa Pio XII la fece allora portare dentro Roma, onde ottenere la protezione della Vergine sulla città. Fu esposta nella chiesetta omonima, ma per il grande afflusso di fedeli dovette essere portata nella più capiente San Lorenzo in Lucina.

Poiché era imminente lo scontro tra i tedeschi e gli alleati per la conquista di Roma, il Papa indisse preghiere. L’affluenza fu così grande che ancora una volta l’immagine dovette essere spostata: in Campo Marzio, nella chiesa di Sant’Ignazio. Il 4 giugno 1944 il popolo fece voto solenne di costruire un nuovo santuario. Erano le ore 18. Alle 19.45 i tedeschi lasciarono ordinatamente la città. il Papa non ebbe dubbi: la protezione della Madonna aveva impedito uno spargimento di sangue.

 

26 luglio, Courmayeur, Madonna della Guarigione

Molti alpinisti scampati a incidenti di montagna hanno lasciato ex-voto in questo santuario della Val d’Aosta, dove il 26 luglio 2006 Papa Benedetto XVI rivolse a “Notre Dame de la Guérison”, ivi allocata, un’accorata preghiera per il mondo.  Fin dal XVII secolo, in quella località, era venerata una statua della Vergine in una nicchia su una roccia. Nel 1792 l’immagine fu posta in una cappella appositamente costruita. Ma nel 1816 l’avanzata del ghiacciaio distrusse tutto, tranne la statua, cosa che fu ritenuta miracolosa. Così, nel 1867 venne edificato un nuovo santuario, oggi divenuto molto popolare e tappa obbligata per chi visita Courmayeur.

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