Ucraina. La Rete Eisenhower: senza un accordo, l’estinzione dell’umanità

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La guerra in Ucraina è “disastro assoluto” e “la devastazione futura rischia di essere esponenzialmente maggiore, man mano che le potenze nucleari si approssimano a una guerra aperta”. Così una lettera firmata da 14 eminenti figure appartenute all’establishment della Sicurezza e della Difesa Usa pubblicata martedì sul New York Times (edizione cartacea) di cui dà conto Responsible Statecraft.

Un appello al negoziato alto e forte, apparso, prima che sul giornale della Grande Mela, sull’Eisenhower Media Network, e che, pur condannando l’invasione russa, spiega che “in diplomazia, si deve cercare di guardare le cose con empatia strategica, cercando di capire i propri avversari. Questa non è debolezza: è saggezza”.

La politica estera Usa è stata militarizzata

Così la missiva: “Dal 2007, la Russia ha ripetutamente avvertito che le forze armate della NATO ai confini russi non erano tollerabili – proprio come un distaccamento di forze russe in Messico o in Canada risulterebbe intollerabile agli Stati Uniti, o come tali sono stati considerati i missili sovietici a Cuba nel 1962. In più, la Russia ha percepito l’espansione della NATO in Ucraina [a tema prima dell’invasione, vedi nota] come ulteriormente provocatoria”.

Quindi ricorda i ripetuti ammonimenti di tanti e autorevoli dirigenti della Sicurezza, della Difesa e della politica Usa sui rischi derivanti dall’espansione a Est della Nato, rammentando, peraltro come anche “l’attuale direttore della CIA William Burns abbia messo in guardia il segretario di Stato Condoleezza Rice dal far pressioni per far aderire l’Ucraina alla NATO”.

“L’espansione della NATO, in sintesi, è diventata la caratteristica chiave della politica estera ormai militarizzata degli Stati Uniti, caratterizzata dall’unilateralismo, da spinte per dar vita a regime-change e guerre preventive”; tale politica estera ha avuto come esito le “guerre fallite” in Iraq e in Afghanistan.

Sull’orlo dell’abisso nucleare

“Il presidente Joe Biden – annota RS – ha promesso che Washington continuerà ad aiutare Kiev ‘per tutto il tempo necessario’. I firmatari della lettera temono che questa sia una ricetta per un’escalation potenzialmente catastrofica.

“Come ha ammonito coraggiosamente e incessantemente Dan Ellsberg, noi – il mondo – siamo di nuovo sull’orlo dell’abisso nucleare, forse più che mai vicini al limite. Si tratta di fare solo un altro passo per superarlo, poi i nostri passi saranno finiti per sempre “, ha detto Wilkerson nella dichiarazione rilasciata da Eisenhower Media Network, che ha finanziato la pubblicità a tutta pagina. “Se questa non è una ragione sufficiente per un ritorno alla diplomazia, la nostra estinzione è vicina, [l’estinzione] a questo punto sarà solo una questione di tempo”.

Quindi, in firmatari della missiva esortano Biden a muoversi subito per cercare una pace negoziata. Questa la loro conclusione:  “Questa realtà non l’abbiamo creata tutta noi, ma potrebbe benissimo essere la nostra rovina, a meno che non ci impegniamo a dar vita a un accordo diplomatico che faccia cessare le uccisioni e disinneschi le tensioni”.

Tra i firmatari, Winslow Wheeler, Consigliere per la sicurezza nazionale di quattro esponenti del Congresso degli Stati Uniti, repubblicani e democratici [per gli altri, rimandiamo alla missiva].

Nota. Da Euronews del 12 gennaio 2022: “[…] Da parte sua invece la NATO non ha intenzione di rinunciare alla sua cosiddetta ‘politica delle porte aperte‘ perché è una questione di principio“.

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fonte: piccolenote.it

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