Un abbraccio a Formigoni

Lettere per Roberto Formigoni detenuto nel carcere di Bollate

 

La rivista “Tempi” pubblica alcune lettere scritte a Roberto Formigoni, attualmente detenuto nel carcere di Bollate (https://www.ilnuovoarengario.it/ingiustizia-e-fatta-cinque-anni-e-dieci-mesi-di-carcere-per-roberto-formigoni/)

Qui di seguito ve ne proponiamo una in lettura, ma potrete leggerne altre cliccando su https://www.tempi.it/un-abbraccio-a-formigoni/ .

Con l’occasione rinnoviamo a Roberto Formigoni un saluto sincero, con fraterna stima, nella convinzione assoluta della sua innocenza.

Paolo Deotto – direttore de Il Nuovo Arengario

 

 

fonte: Tempi.it

Pubblichiamo di seguito altre lettere giunte in redazione dopo la condanna di Roberto Formigoni. Per scrivere a tempi: redazione@tempi.it. Per scrivere direttamente all’ex governatore lombardo: Carcere di Bollate, via Cristina Belgioioso, 120, 20157 Milano – Italia. Siate intelligenti e prudenti in quel che scrivete nei messaggi. Che siano testimonianze d’affetto, lasciate perdere altre considerazioni. Noi provvederemo ogni mese a mandargli Tempi con una copia dei vostri messaggi. Qui la lettera che ci ha inviato per ringraziare tutti.

 

Caro Roberto, è difficile che tu possa ricordarti di me. Vivo da sempre a Genova, ho lavorato molti anni in Ansaldo e sono stato un tuo convinto sostenitore e quando possibile anche elettore. Sono rimasto amareggiato dall’esito del processo in cui sei stato coinvolto. Non conosco ovviamente i dettagli della questione ma sono sicuro, insieme a tanti amici, della tua sincera innocenza. Il Signore ha permesso probabilmente questa ingiustizia per trarne misteriosamente frutti positivi per la tua vita e per quella delle persone a te vicine. Ricordo come fosse oggi una giornata piovosa ai primi anni 90. Tu allora eri vicepresidente del Parlamento Europeo e fosti invitato a celebrare la ricorrenza del 25 aprile nella fabbrica dell’Ansaldo di Genova. Fosti il primo politico non di sinistra a intervenire in questa occasione. Fu un grande onore per me accompagnarti sotto il mio ombrello a depositare una corona alla lapide dei caduti, ascoltare attentamente il tuo discorso non conformista ai lavoratori e vivere in tua compagnia il resto della giornata anche in modo conviviale. So che poi hai ben amministrato la tua regione di cui sei stato un grande Presidente. Purtroppo l’ingratitudine umana non ha limiti. Spero che questa ingiustizia non intacchi il tuo spirito. Don Giussani ti sarà vicino e con lui noi tuoi amici e tutti coloro che riconoscono il bene che hai fatto in tutti questi anni. Un abbraccio affettuoso.
Gian Enrico Tardivelli

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