Un bel tacer non fu mai scritto. Le dichiarazioni della CEI dopo il voto

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Il Card. Zuppi, presidente della CEI, in un polpettone dove c’è un po’ di tutto (salvo, ovviamente, un richiamo alla Fede e alla morale cattolica), invita anche a “un impegno di tutti e in piena sintonia con l’Europa”.

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Riprendiamo da Avvenire, quotidiano dei vescovi italiani, per non affidarci a trascrizioni su altre testate, che magari omettono, travisano, eccetera. Vedi su https://www.avvenire.it/chiesa/pagine/zuppi-sul-voto-agli-eletti-chiediamo-alta-responsabilita .

Leggiamo così un bel polpettone in cui c’è dentro un po’ di tutto. La povertà in aumento, la protezione degli anziani, la difesa del posto di lavoro, la “transizione ecologica” (poteva mancare?), la tutela, la promozione e l’integrazione dei migranti (e pure questa, poteva mancare?) e, dulcis in fundo, la guerra.

Cosa fa la CEI di fronte alla guerra? Si adopera affinché le armi tacciano? Invita le parti in conflitto a negoziare?

Ma va!

Sua Eminenza Zuppi ci spiega che “la guerra in corso e le sue pesanti conseguenze richiedono un impegno di tutti e in piena sintonia con l’Europa”.

Ovviamente in tutta la dichiarazione della CEI non è nominato Gesù Cristo, non è nominata la morale cattolica, né tantomeno la Fede cattolica. Anticaglie. La nuova chiesa formato Santa Marta è un’agenzia internazionale di buonismo conformista e del resto lo stesso Ceo Bergoglio ha sempre dato il meglio di sé stesso per spiegarci l’inutilità della Fede cattolica. Molto meglio il supermarket delle religioni, gradito al potere globalista.

Dunque, di fronte alla guerra in Ucraina la CEI si raccomanda di agire “in piena sintonia con l’Europa”. Il che significa – se le parole hanno ancora un senso:

  • Continuare a rifornire di armi l’Ucraina, prolungando così all’infinito una guerra che l’Ucraina comunque non potrà vincere e che la Russia comunque non può perdere.
  • Giocare da incoscienti con il rischio di un allargamento della guerra, che del resto già si è palesata come una guerra americana – o NATO, il che non cambia nulla – contro la Russia. E soprattutto giocare da incoscienti con il rischio di una guerra nucleare.
  • E comunque continuare a spendere cifre folli per armamenti, mentre in Italia la povertà galoppa.

Questa è la raccomandazione della CEI.

Quando c’era ancora la Chiesa cattolica visibile, la diplomazia vaticana si sarebbe adoperata per spingere le parti in conflitto al tavolo dei negoziati. Adesso, nella chiesa di Bergoglio, ogni tanto si fa qualche vago accenno alla pace, ma nei fatti, e la dichiarazione CEI è lì a dimostrarlo, ci si allinea disciplinatamente al Pensiero Unico.

E così, tutti insieme appassionatamente, passeggiamo sull’orlo dell’abisso, assistiamo a una guerra e spediamo armamenti e quattrini. Intanto, in Ucraina comunque si muore e in Italia tra un po’ si morirà di fame.

Chissà se il Card. Zuppi, che invita alla “piena sintonia” con l’Europa, è stato informato che questa Europa è la stessa che sta sparando a zero sull’Ungheria, che ha fatto un primo passo verso la limitazione dell’aborto. Chissà se il Card. Zuppi si ricorda del fatto che questa Europa è paladina inflessibile di vari “diritti”, quali, appunto, l’aborto. Ma poi ci sono anche i sacri diritti degli omosessuali, gli indiscutibili diritti di chi vuole suicidarsi, e altre amenità.

Ma che ce ne frega? Roma locuta, causa finita. E Roma dixit: “la guerra in corso e le sue pesanti conseguenze richiedono un impegno di tutti e in piena sintonia con l’Europa”.

Tutto ciò ha un solo nome: tradimento. Ed è l’ennesimo tradimento consumato dalla gang Bergoglio & C.

Il fatto poi che un tradimento, in fondo, non stupisca più, non lo rende meno grave.

Di fronte a queste sciagure, non possiamo che rinnovare le nostre preghiere affinché il Signore ci doni presto un Papa cattolico e un clero fatto di santi sacerdoti. Per adesso, siamo alla catastrofe, che, forse, meritiamo. Una ragione in più per insistere nelle preghiere.

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5 commenti su “Un bel tacer non fu mai scritto. Le dichiarazioni della CEI dopo il voto”

  1. Questo ‘Sig.’ Zuppi – ‘Eminenza’ no davvero, dal momento che gli fa schifo la vecchia Chiesa Cattolica, anche i lustrini di quella dovrebbe aborrire, e non solo…- è arrabbiato per lo smacco che i suoi amici LGBTQAI+ hanno subito con queste elezioni…Davvero repellente, persino peggio – se possibile- del suo capo, che almeno ha capito che non si va ad “abbaiare” impunemente contro qualcuno….

  2. E come commentare o non disapprovare l’atteggiamento da Mullah o Muftì o Ayatollah di Kirill, che da musulmaneggiante predica la Jihad Ortodossa (Anche senza le Urì, chissà, sostituite dalle angelesse).
    Eh no…bisogna essere universalisti…
    Zuppi ha tutto meno che i numeri giusti per essere un Pastore…
    Ma farà carriera, vedrete

    1. Scusi l’ignoranza, signor Giovanni, cosa sta facendo Kirill?
      Ma quello sta in Russia e saranno affari loro.
      Qui da noi ci basti riflettere su Zuppi e sulle sue prove tecniche di papato.

  3. Ma cosa gliene può fregare all’eminentissimo Zuppi della limitazione dell’aborto, della risoluzione della guerra tramite negoziati, del gas che verrà a mancare e che, quand’anche non mancasse, avrà prezzi da capogiro? Per lui e per tutta la ghenga di cui fa parte l’imprescindibile è l’allineamento all”Europa, quella maledetta entità che ci controlla pure quante volte andiamo al bagno e quante tiriamo lo sciacquone.
    Zuppi, quelli come lui e persino il loro capo, sono tutti equivoci personaggi travestiti da preti col preciso compito non di condurre le anime in paradiso, ma di distruggere la Chiesa attaccandola dal di dentro. È certo che, visti i risultati elettorali, staranno tutti lì a rodersi il fegato, vedi mai sorgesse miracolosamente qualcuno intenzionato ad eliminare il caos infinito che ci travolge e a ripristinare la giustizia ormai scomparsa dalla faccia della terra.
    Meloni ripete continuamente che non tradirà gli italiani. Preghiamo perché ciò si avveri.i

    1. “personaggi travestiti da preti “… e quindi se li conosci li eviti… Basterebbe evitarli, ma per davvero, e questi s’attaccherebbero al tram… La loro esistenza è il riflesso della nostra frequentazione…Nemmeno possiamo dire: Facciamo quello che dicono…perché è quello che dicono che li condanna e condanna quelli che li ascoltano…

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