Una proposta alla Signora Liliana Segre

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Gentile Signora Segre,

da cittadino italiano qualunque (e contribuente), mi permetto di richiamare la sua cortese attenzione. Vorrei farle una proposta politica, che mi pare legittima, visto che lei stessa ha deciso, con la sua partecipazione alla votazione al Senato per la fiducia al governo, di fare un atto politico, scegliendo uno schieramento e votando a favore di questo.

Accenno solo brevemente a tutte le perplessità suscitate dall’esistenza stessa del ruolo dei “senatori a vita”. Mi darà atto che è un retaggio dei tempi che furono, del Senato di nomina regia, e così via.

Però i senatori a vita ci sono, e nessuna norma costituzionale limita il loro diritto a intervenire in assemblea e a votare. Certo, secondo alcuni, non pochi peraltro, sarebbe “opportuno” che i senatoria vita si astenessero dal voto, soprattutto quando questo venga richiesto per accordare la fiducia al governo. Poiché i senatori a vita non hanno legittimazione dal voto popolare, dicono alcuni (non pochi), dovrebbero astenersi.

Ma, tant’è, ognuno poi fa liberamente le proprie scelte, dopo aver interrogato la sua coscienza.

Ora lei ha fatto la scelta di scendere direttamente nell’agone politico; infatti, ha voluto venire a Roma per votare nonostante, così lei stessa ci ha informato, il parere contrario del suo medico.

Personalmente mi fa solo piacere che, in un panorama politico alquanto mediocre, una persona del suo livello decida di non fare solo da spettatrice. E quindi penso che lei potrebbe proseguire ora nella politica attiva con un’azione utilissima e benemerita.

Gentile Signora Segre, lei ha visto con i suoi occhi la bestialità umana scatenata, la malvagità portata a livello di organizzazione giuridica, sociale e militare. Lei ha vissuto in prima persona, come vittima, l’abisso in cui può cadere l’uomo.

Dio le ha fatto la Grazia di uscire viva dall’inferno e lei, giustamente, ha voluto portare testimonianza dell’inferno, affinché certi orrori non si ripetano più.

Ma ora, signora Segre, oggi, tutti i giorni, l’orrore non è affatto finito. L’orrore continua, la vita umana non vale un soldo bucato, i deboli, gli indifesi, continuano a essere sterminati dalla malvagità infernale.

Chi è più indifeso, e innocente, del bimbo nel grembo materno? Eppure, solo nella nostra civilissima Italia, ogni giorno centinaia di bambini vengono massacrati, sminuzzati, ridotti a marmellata sanguinolenta con il crimine dell’aborto. Centinaia in Italia e migliaia, diecine e centinaia di migliaia in tutto il mondo.

È una strage continua, silenziosa. Le vittime non possono nemmeno gridare. E non ci saranno eserciti liberatori che a un certo punto verranno ad abbattere con i carri armati i cancelli dei campi dell’orrore.

No, qui tutto si svolge in stanze d’ospedale, tutto si svolge nella “legalità”. Oppure si svolge nel gabinetto di casa, dove una madre sciagurata che ha preso una legalissima pillola “ad hoc” si “libera” del figlio.

E non c’è da stupirsi se, come si uccidono i bimbi, si decide cinicamente se e quando una vita sia “degna di essere vissuta” e si condannano a morte, magari per fame e sete, malati cronici. In Italia il primo caso fu quello di Eluana Englaro, lo ricorda?

Nessuno meglio di lei, signora Segre, può capire, dopo aver visto l’orrore, la sacralità della vita. Della vita di chiunque, bianco, nero, giallo, rosso, povero o ricco, sano o malato.

I detenuti dei campi di sterminio erano trattati come oggi sono trattati i bimbi nell’utero materno. Di cosa erano colpevoli? Di esistere. Di cosa è colpevole il bimbo nell’utero materno, o il malato cronico o il vecchio? Di esistere.

E allora, gentile signora Segre, io le propongo questo: ora che ha deciso di fare politica attiva, si ponga a capo di un movimento per la difesa della vita. Quando è da difendere la vita? Sempre, sempre, dal concepimento alla morte naturale. Ogni millimetro in meno apre le porte dell’inferno, lei lo sa.

Lei ha visto gli orrori che fa l’uomo quando vuole decidere come se fosse lui stesso Dio. Questo orrore continua tuttora, non è cambiato nulla.

Si levi alta la sua voce, signora Segre. Ci saranno milioni e milioni di persone che saranno con lei, per una causa non di parte, ma che riguarda tutto il genere umano.

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11 commenti su “Una proposta alla Signora Liliana Segre”

  1. Carla D'Agostino Ungaretti

    BRAVO, DIRETTORE! Che altro potrei dire se non che ci volevi tu per riuscire tirare fuori dal mio cuore, dalla mia anima e dal mio cervello tutto ciò che da anni mi si agita dentro e non ero stata capace di esprimere se non con parole banali da cattolica “bambina” quale io sono? Purtroppo ho letto il tuo articolo con un po’ di ritardo, dovuto a problemi di salute, ma ora prego lo Spirito Santo con tutte le mie forze perché la Sen. Segre, se sente ancora di far parte del Popolo Eletto, rammenti il V Comandamento di quell’alleanza che fu stipulata tra JHWH e quel popolo sul Sinai.

    1. Qui sotto troverai la mia risposta
      a Paolo e Ornella, Carla,
      perché desidero condividerla
      anche con te.
      Non dice GESÙ:
      《dove sono due o tre riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro》?

      Condivido ogni parola di Paolo
      e pure il tuo sincero contributo,
      Ornella,
      ma poi vorrei capire i motivi
      che hanno mosso la signora Segre
      ad agire così.
      Probabilmente sono
      di ordine meramente politico: sinistra/destra,
      antifascisti/fascisti,
      e non spirituali e morali.
      E la sua fede ebraica,
      che le impedisce di avvicinarsi
      e conoscere, per Grazia,
      GESÙ CRISTO,
      non le ha impedito
      di commettere
      il gravissimo errore
      balzato agli onori della cronaca.

  2. Signora Segre, Lei sa che ha dato il voto di approvazione ad un partito che ha contato tra i suoi deputati i due mascalzoni che effettuando l’attentato di via Rasella, diedero origine all’eccidio delle Fosse Ardeatine?.
    Controlli bene la storia e le ammissioni di quanto ho scritto, tra gli scritti di Sandro Pertini, giusto per non citare un avversario politico del partito in cui sono confluiti gli attentatori

  3. Splendido articolo, che condivido in pieno!
    Concordo completamente anche con ciò che ha scritto Ornella!

  4. Rosa Angela Maria Piccini

    Ringrazio del bell’articolo e ne condivido i contenuti, così come sono d’accordo su quanto espresso da Ornella.

  5. Integro l’ottimo contributo con una domanda.
    Dov’era la signora quando migliaia di esseri umani morivano da soli a casa o in ospedale, perché medici pavidi caudatari di una politica corrotta e ignorante vietavano le autopsie per capire i motivi di questa strage?
    Dov’era, signora, lei con i suoi colleghi, quando MEDICI VALOROSI curavano a casa i loro pazienti e venivano isolati, minacciati insultati perché svolgevano in scienza e coscienza l’arte medica?
    Dov’era lei quando a questi VALOROSI MEDICI veniva impedito di prescrivere le terapie?
    Mi dica ancora, lei pensa che questi INNOCENTI uccisi da una politica che lei oggi così coraggiosamente sostiene, valgano meno di quegli INNOCENTI di cui lei parla nei suoi ricordi?
    Certo, ha ragione ci vuole proprio coraggio a muoversi, a spese nostre, per esprimere il consenso per sostenere questi mandanti.
    Perché solo così possono essere nominati i responsabili di questo Genocidio che continua ancora oggi.
    A chiosare, si informi…

    1. Condivido ogni parola di Paolo
      e pure il tuo sincero contributo,
      Ornella,
      ma poi vorrei capire i motivi
      che hanno mosso la signora Segre
      ad agire così.
      Probabilmente sono
      di ordine meramente politico: sinistra/destra,
      antifascisti/fascisti,
      e non spirituali e morali.
      E la sua fede ebraica,
      che le impedisce di avvicinarsi
      e conoscere, per Grazia,
      GESÙ CRISTO,
      non le ha impedito
      di commettere
      il gravissimo errore
      balzato agli onori della cronaca.

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