L’incostituzionale Passaporto Sanitario della Regione Sardegna

.

di Francesco Capo

 

Il presidente della Regione Sardegna, Christian Solinas, ha rilanciato la proposta di un passaporto sanitario per sbarcare sull’isola. In un’intervista all’Unione Sarda, ha detto: “Chi entra in Sardegna dovrà presentare un certificato di negatività al Covid o di avvenuta vaccinazione: il sistema dei controlli partirà prima dell’inizio dell’estate”.

Analizziamo dal punto di vista del merito e giuridico questa affermazione.

Cosa dice l’AIFA sui vaccini anti Covid?

Per quanto riguarda il vaccino, con riferimento a quelli prodotti da Moderna e dalla Pfizer, l’AIFA (l’Agenzia italiana del farmaco) comunica sul suo sito che: “È necessario più tempo per ottenere dati significativi per dimostrare se i vaccinati si possono infettare in modo asintomatico e contagiare altre persone”. Ciò significa che non sappiamo ancora se i vaccinati possono contagiare o meno, tanto è vero che Aifa aggiunge che “i vaccinati e le persone che sono in contatto con loro devono continuare ad adottare le misure di protezione anti COVID-19”.
Basterebbe questo per escludere la necessità di un passaporto vaccinale.
Come se non bastasse AIFA aggiunge in un altro punto che: “Non sappiamo in maniera definitiva se la vaccinazione impedisce solo la manifestazione della malattia o anche il trasmettersi dell’infezione. Ecco perché essere vaccinati non conferisce un certificato di libertà”.

Cosa ha detto Giorgio Palù sui test PCR?

Per quanto riguarda il certificato di negatività basato sul test PCR, cioè sui tamponi nasofaringei, anche Giorgio Palù, l’attuale presidente di AIFA, ha dichiarato che il test PCR non è affidabile perché è nato senza un gold standard, cioè senza l’esame che possa escludere ogni dubbio sulla sua validità diagnostica. Il gold standard è infatti stato creato solo successivamente.
Oltre ad essere dunque inattendibile, il test PCR è anche inaffidabile, poiché dà molti falsi risultati. Per questi motivi secondo alcuni scienziati intervenuti su Byoblu non dovrebbe essere utilizzato per fini diagnostici.

Perché la proposta di un passaporto sanitario è eversiva della Costituzione?

Dal punto di vista giuridico la proposta di un passaporto sanitario per circolare contrasta con diversi principi e diritti costituzionali:
Vìola l’articolo 3 della Costituzione che stabilisce che: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”.
Si pone in contrasto con l’articolo 16 che stabilisce che: “Ogni cittadino può circolare e soggiornare liberamente in qualsiasi parte del territorio nazionale, salvo le limitazioni che la legge stabilisce in via generale per motivi di sanità o di sicurezza. Nessuna restrizione può essere determinata da ragioni politiche”. Ciò significa che soltanto una legge nazionale può limitare la libera circolazione sul territorio per motivi sanitari, non certo una legge regionale.
Infine l’articolo 32 della Costituzione stabilisce che nessuno può essere sottoposto a un determinato trattamento sanitario se la legge non lo stabilisce e aggiunge che la legge, qualora prevedesse un obbligo, dovrebbe comunque rispettare i diritti fondamentali della persona umana.

La proposta di Solinas farebbe bene al turismo?

In ultima analisi, ci chiediamo se queste misure restrittive non finiscano per scoraggiare i turisti a recarsi nei paesi o nelle regioni che le dovessero imporre e dunque avere effetti negativi per il turismo, uno delle principali fonti di ricchezza della Sardegna e del nostro Paese.

.

fonte: Byoblu

Condividi questo articolo:

Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp
Email
Print

Lascia un commento:

Iscriviti alla nostra newsletter

Ogni settimana riceverai i nostri aggiornamenti e nulla di più.

Torna in alto