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di Arianna Graziato
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Secondo i più accaniti difensori dei principi democratici, la verità è innata e per quanto si voglia nasconderla, questa riuscirà sempre a fuggire dai censori di turno. Così, nonostante due anni di accanita propaganda mediatica su vaccini sicuri ed efficaci e per questo giustamente obbligatori, iniziano a diffondersi autorevoli voci contrarie.
Fra questi l’ultimo difensore della verità è Ralph J. Porzio, giudice della Corte Suprema di New York che ha reintegrato gli operatori sanitari licenziati a febbraio 2022 poiché non vaccinati contro il Covid-19.
Con sentenza datata 24 ottobre il giudice ha ritenuto l’obbligo “arbitrario e volubile” ed oltre a reintegrare i dipendenti ha imposto il risarcimento degli stipendi arretrati.
I motivi della sentenza
I motivi che hanno portato a tale risoluzione favorevole sono quelli che da tempo i fautori della libertà vaccinale sostengono. Primo, la Corte conferma che: essere vaccinati non impedisce di contrarre il Covid-19. Secondo: tutti i sanitari querelanti avevano contratto la malattia e quindi, in quanto immunizzati naturalmente, si potevano considerare persone non contagiose né predisposte al contagio.
Terzo: il sindaco non aveva l’autorità, visto il carattere temporaneo dello stato d’emergenza, di imporre una tale obbligo permanente, ed in questo ha violato anche il principio di separazione dei poteri. Quarto: “in una città vaccinata all’80% le persone che si sono presentate a lavoro non andavano penalizzate”.
Infine, il giudice Porzio sottolinea come nella città di New York il primo cittadino abbia emesso numerose esenzioni vaccinali per i datori di lavoro privati di atleti, performers e altri artisti, quindi l’obbligo mostra un immotivato accanimento verso una sola categoria.
Le reazioni a New York
Per gli avvocati dei querelanti si tratta di una vittoria a tavolino che finalmente conferma come gli obblighi vaccinali siano “incostituzionali e arbitrari”.
Uno degli avvocati dei querelanti, Chad La Veglia ha dichiarato:
“La corte ha annullato il mandato draconiano e arbitrario del vaccino di New York per molteplici motivi costituzionali e legali. Le migliaia di dipendenti comunali che sono stati ignorati ora hanno voce in capitolo. E come ha riconosciuto la corte, meritano di meglio”.
Nel frattempo però un portavoce del Dipartimento legale di New York ha affermato che è già stato presentato ricorso.
“La città è fortemente in disaccordo con questa sentenza in quanto il mandato è saldamente radicato nella legge ed è fondamentale per la salute pubblica dei newyorkesi”.
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