3 agosto 1979 – 3 agosto 2022. In ricordo del Cardinale Alfredo Ottaviani

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Insieme al Cardinale Antonio Bacci difese la purezza della liturgia di sempre, presentando a Paolo VI il “Breve esame critico del Novus Ordo Missae”.

 

Il 3 agosto 1979, quarantatré anni fa, moriva a Roma il Cardinale Alfredo Ottaviani. Insieme al Cardinale Antonio Bacci (1885 – 1971), nel settembre 1969 presentò all’allora Pontefice Paolo VI il “Breve esame critico del Novus Ordo Missae”, nel quale si evidenziavano i punti critici del nuovo messale, che riducevano la liturgia a semplice “memoriale” della morte di Gesù, rendendo meramente simbolica la presenza reale del Corpo e del Sangue di Cristo nel pane e nel vino.

In questi tempi, in cui il Vetus Ordo è oggetto di un feroce attacco da parte di Bergoglio e della folta schiera dei suoi tremebondi funzionari, è utile rileggere le parole con cui i due cardinali presentarono a Paolo VI il “Breve esame”.

Le riprendiamo dal sito Gloria.Tv :

Per leggere il testo completo del “Breve esame critico del Novus Ordo Missae”, CLICCATE QUI

 

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Lettera di presentazione a Paolo VI

 

Beatissimo Padre,
esaminato e fatto esaminare il Novus Ordo preparato dagli esperti del Consilium ad exquendam Constitutionem de Sacra Liturgia, dopo una lunga riflessione e preghiera sentiamo il dovere, dinanzi a Dio ed alla Santità Vostra, di esprimere le considerazioni seguenti:

1) Come dimostra sufficientemente il pur breve esame critico allegato – opera di uno scelto gruppo di teologi, liturgisti e pastori d’anime – il Novus Ordo Missæ, considerati gli elementi nuovi, suscettibili di pur diversa valutazione, che vi appaiono sottesi ed implicati, rappresenta, sia nel suo insieme come nei particolari, un impressionante allontanamento dalla teologia cattolica della Santa Messa, quale fu formulata nella Sessione XXII del Concilio Tridentino, il quale, fissando definitivamente i «canoni» del rito, eresse una barriera invalicabile contro qualunque eresia che intaccasse l’integrità del magistero.

2) La ragioni pastorali addotte a sostegno di tale gravissima frattura – anche se di fronte alle ragioni dottrinali avessero diritto di sussistere – non appaiono sufficienti. Quanto di nuovo appare nel Novus Ordo Missæ e, per contro, quanto di perenne vi trova soltanto un posto minore o diverso, se pure ancora ve lo trova, potrebbe dar forza di certezza al dubbio – già serpeggiante purtroppo in numerosi ambienti – che verità sempre credute dal popolo cristiano possano mutarsi o tacersi senza infedeltà al sacro deposito dottrinale cui la fede cattolica è vincolata in eterno. Le recenti riforme hanno dimostrato a sufficienza che nuovi mutamenti nella liturgia non porterebbero se non al totale disorientamento dei fedeli che già danno segni di insofferenza e di inequivocabile diminuzione di fede. Nella parte migliore del Clero ciò si concreta in una torturante crisi di coscienza di cui abbiamo innumerevoli e quotidiane testimonianze.

3) Siamo certi che questa considerazioni, che possono giungere soltanto dalla viva voce dei pastori e del gregge, non potranno non trovare un’eco nel cuore paterno di Vostra Santità, sempre così profondamente sollecito dei bisogni spirituali dei figli della Chiesa. Sempre i sudditi, al cui bene è intesa una legge, laddove questa si dimostri viceversa nociva, hanno avuto, più che il diritto, il dovere di chiedere con filiale fiducia al legislatore l’abrogazione della legge stessa.
Supplichiamo perciò instantemente la Santità Vostra di non volerci togliere – in un momento di così dolorose lacerazioni e di sempre maggiori pericoli per la purezza della Fede e l’unità della Chiesa, che trovano eco quotidiana e dolente nella voce del Padre comune – la possibilità di continuare a ricorrere alla integrità feconda di quel Missale Romanum di San Pio V dalla Santità Vostra così altamente lodato e dall’intero mondo cattolico così profondamente venerato ed amato.

A. Card. Ottaviani
A. Card. Bacci

 

Per leggere il testo completo del “Breve esame critico del Novus Ordo Missae”, CLICCATE QUI

 

PD

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2 commenti su “3 agosto 1979 – 3 agosto 2022. In ricordo del Cardinale Alfredo Ottaviani”

  1. Sono nata 74 anni fa in Emilia, in una famiglia comunista, l’unica cattolica era la mia mamma. Prima di dormire, a me e a mio fratello faceva dire le preghiere. Il Padre Nostro e l’Ave Maria in latino. Alla domenica ci mandava alla Santa Messa con una vicina. Lei non poteva venire perché doveva aiutare mio papà in drogheria. Il governo era democristiano ma molte attività commerciali, alla domenica mattina, erano aperte. Mi sono staccata dalla Chiesa, un poco alla volta, dopo la Santa Comunione. La Santa Messa in latino; le preghiere della sera; il Catechismo di Pio X che, allora, si imparava a memoria; il parroco che, una volta alla settimana, veniva a farci lezione a scuola; i Concorsi Veritas a cui ho partecipato; , le indaffaratissime suore che, oltre a gestire la locale Casa di Riposo per anziani poveri, trovavano il tempo per “dare un occhio” ai bambini del quartiere proletario in cui abitavo, e le cui madri vi lavoravano come braccianti, mentre i padri sovente erano…

  2. Viene da chiedersi quale fu il ruolo di Montini nello stravolgimento della Messa e perché fu sordo agli accorati appelli di Ottaviani e degli altri pastori. Vivesse oggi il Card.Ottaviani, quale dolore proverebbe di fronte a tanta apostasia e a tanto tradimento del Santo Sacrificio? Rivolgiamoci a lui perché dal paradiso interceda presso Dio per la salvezza della Santa Chiesa e per quella della Santa Messa.

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