Iraq. Le autostrade della morte, una pagina di storia dimenticata

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Una storia occultata di crudeltà e menzogna. Stars and stripes forever, ieri come oggi, con superbia e sopraffazione.

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Nell’articolo sulle domande poste dal Washington Times a Biden riguardo alla guerra ucraina, abbiamo accennato alle autostrade della morte, il più terribile massacro della storia moderna.

Si consumò nel corso della prima guerra irachena, dopo l’invasione del Kuwait da parte di Saddam Hussein e prima dell’invasione americana dell’Iraq. Nessuno lo ricorda perché la prima guerra irachena, del 1991, vide quasi tutto il mondo al fianco – in via subordinata – degli Stati Uniti (un po’ come accade adesso per l’Ucraina).

Una storia di stretta attualità, anche per quanto riguarda la manipolazione dell’informazione. Pubblichiamo un documento sull’eccidio di massa, presentato da Joyce Chediac alla Commissione d’inchiesta per il Tribunale internazionale per i crimini di guerra di New York (pubblicato nel 2018 su Liberation –  giornale di sinistra, ma con azionista di maggioranza il banchiere Edouard de Rothschild).

Autostrade della morte

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3 commenti su “Iraq. Le autostrade della morte, una pagina di storia dimenticata”

  1. lettura impossibile continuarla fino in fondo…E noi per questi cari ameriCANI stiamo sacrificando il nostro futuro, solo perché il piacere loro di fare la guerra e dominare con la morte!

    1. No caro bbruno, non è per far piacere agli americani che i governanti dei Paesi occidentali stanno sacrificando il nostro futuro, ma semplicemente è un bel pezzo che del presente e del futuro dei popoli, sia all’ esterno del famoso “occidente ed i suoi valori” sia all’interno, i vari Governi se ne fregano altamente. Gli americani, intesi come popolo non sono cani, così come gli italiani non sono guerrafondai, contrariamente ad uno Sgoverno che non lo rappresenta. Come succede in Francia, Germania, Canada, Australia ecc… Tutti questi sgovernanti, con poche eccezioni, non sono “sottomessi” sono complici. Hanno fatto una scelta: hanno SCELTO di usare le regole della democrazia per manipolare ed esautorare i popoli, per asservirli al Moloch finanziario . Volendo fare un esempio storico, che nella sua atrocità calza a pennello, le ricordo l’ Impero Inca con le sue migliaia di…

      1. …”se ne fregano”, cara Samaritana, perché essi stessi, i nostri governanti, sono la replica in loco di quelle volontà e guai osare disobbedire…Ci siamo messi nelle loro mani, li dobbiamo anche ringraziare del prodigio della democrazia che ci hanno regalato, strumento perfetto, come lei dice, di manipolazione, e quindi zitti e ubbidire….”Fino alla fine”, usque ad mortem”. Quanto al popolo americano, quello vero, da un pezzo è stato fatto scomparire, con quello stesso procedimento che i subentrati applicano sul piano mondiale contro quelli che si frappongono ai loro interessi (come riconosceva Kissinger, per il quale non esistono alleati o amici per gli americani ma solo interessi, per difendere i quali son sempre pronti a usare gli stessi metodi della violenza, che hanno permesso loro di nascere come nuovo ‘popolo’ americano…)

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