.
https://youtu.be/EUdEdit6s-k
di Adalberto Gianuario
Dopo mesi di aperture annunciate e poi dilazionate, diverse sigle e associazioni legate ai settori messi in ginocchio dalle misure restrittive si sono date appuntamento in piazza di fronte alla sede del Parlamento.
Fin dall’inizio della manifestazione la tensione si è fatta tangibile: troppo acuta la disperazione di chi si vede tolto il diritto sancito dal primo articolo della Costituzione, troppo evidenti le incongruenze e le contraddizioni di una normativa di cui si fa fatica a percepire gli effetti positivi sulla salute, ma che in compenso stanno stritolando interi settori dell’economia italiana, portando alla disperazione migliaia di famiglie.
Così, dopo i primi interventi dal palco, è partita una prima carica della polizia verso un gruppo di manifestanti colpevole di aver rimosso una transenna che impediva l’accesso alla piazza.
Dopo queste prime schermaglie è salito sul palco l’attore Enrico Montesano, che ha tentato di placare gli animi: “Stiamo calmi, non facciamo azioni avventate che potrebbero solo danneggiarci. Non esistono più destra e sinistra, esiste solo chi sta sopra e chi sta sotto”.
Nonostante i tentativi di rasserenare gli animi, sull’altro lato della piazza è poi partita un’altra carica, più decisa e prolungata della precedente.
Tra i tanti rappresentanti delle categorie intervenuti dal palco, hanno preso la parola anche il deputato Vittorio Sgarbi e il senatore Gianluigi Paragone, entrambi solidali con i ristoratori del “M.I.O.”, che dopo i tanti tentativi di instaurare un dialogo e arrivare a un compromesso con le istituzioni, hanno deciso di riapparecchiare i propri tavoli e riaprire a pranzo e a cena.
.
2 commenti su “Protesta a Montecitorio: “Sopra ci stanno loro, l’1% che ci vuole distruggere, sotto ci siamo noi!””
Aggiungerei questo:
https://youtu.be/AB5AueFs7R4https://youtu.be/AB5AueFs7R4
Di fronte a tutte le imposizioni di una feroce dittatura senza precedenti, non tremo tanto per me che ormai ho la mia età, ma per tutti i miei figli che in un modo o nell’altro sono stati chiamati a sottostare agli infami diktat, fra l’altro anche pericolosi per la loro salute. Vedo che la gente affamata e disperata si sta in qualche modo muovendo, ma mi chiedo cosa mai si potrà ottenere combattendo contro un mostro infernale di queste spropositate dimensioni.
Sancte Michael Archangele, defende nos in proelio!
I commenti sono chiusi.