Svarioni storici dell’Agenzia ANSA sull’Ungheria. È solo ignoranza, o c’è anche malizia?

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Non scordiamoci che l’Ungheria è cattiva a prescindere e quindi tutto ciò che può servire a squalificarla va bene. Anche se è falso…

 

Ieri ANSA, che pur sempre resta la prima agenzia di informazioni e quindi dovrebbe mantenere un certo livello di qualità, è riuscita in un breve lancio a mettere insieme due notevoli castronerie sull’Ungheria.

Andiamo su https://www.ansa.it/sito/notizie/topnews/2022/02/06/ungheria-estrema-destra-in-piazza-in-memoria-alleato-hitler_f9b2e27f-0942-4f35-befe-17b5a7453462.html e leggiamo che L’estrema destra ungherese, sull’invito del Movimento della Patria e con la partecipazione di 13 organismi estremisti, ha commemorato con una manifestazione, fiaccolate e discorsi Miklos Horthy, alleato di Hitler e responsabile dell’olocausto di 400 mila ebrei ungheresi, a 65 anni dalla morte.

Prima castroneria. L’Ammiraglio Miklos Horthy, reggente di Ungheria dal 1° marzo 1920, pur alleato di Hitler (alleanza dettata anche dalla speranza di poter recuperare in tutto o in parte i territori sottratti all’Ungheria con il Trattato del Trianon), non attuò mai una politica di deportazione e sterminio degli ebrei e negli anni della Seconda guerra mondiale riuscì a opporsi alle pretese dei tedeschi, che volevano deportare gli ebrei ungheresi. L’Ammiraglio era anche molto influenzato dalla moglie, fervente cattolica e amica di Pio XII e aveva la popolarità e il carisma per resistere alle pressioni di Hitler.

La vera tragedia per gli ebrei ungheresi cominciò proprio con la caduta di Horthy, arrestato dai tedeschi nell’ottobre 1944, dopo che era venuto alla luce un suo tentativo di stipulare una pace separata con l’Unione Sovietica. I tedeschi arrestarono Horthy e imposero la nomina a Capo del governo di Ferenc Szálasi, leader del Partito delle Croci Ferrate, il partito nazista ungherese, a suo tempo messo fuori legge proprio da Horthy.

Il governo di Szàlasi ebbe vita brevissima (fino al gennaio 1945), quando le forze sovietiche e rumene entrarono in Ungheria. Tuttavia, quel breve periodo fu terribile per gli ebrei ungheresi, che vennero deportati in gran numero verso i campi di sterminio. Fu proprio in quel tragici mesi che si svolse l’incredibile vicenda del nostro eroico connazionale Giorgio Perlasca che, spacciandosi per console spagnolo, riuscì a salvare migliaia di ebrei.

Dopo la guerra Ferenc Szálasi, insieme ad altri dirigenti delle Croci Ferrate, fu condannato e impiccato per tradimento.

Seconda castroneria. Scrive ANSA che Governatore dell’Ungheria dal 1920 al 1944, Horthy è ritenuto dagli storici anche il principale responsabile della sconfitta del Paese nella Seconda guerra mondiale.

Nessun storico di rilievo e tantomeno gli storici ungheresi ritengono Horthy responsabile della sconfitta dell’Ungheria nella Seconda guerra mondiale. L’Ungheria seguì le sorti della Germania, né era in grado, con le sue sole forze armate, di opporsi al dilagare dell’Armata Rossa. Le forze tedesche presenti in Ungheria si affrettarono a tornare in Germania, quando i sovietici e i rumeni arrivarono a Budapest.

Inoltre, Horthy non fu “Governatore” dell’Ungheria, bensì “Reggente”. Tale titolo gli venne attribuito dal Parlamento ungherese il 1° marzo 1920. L’Ungheria, dopo la dissoluzione dell’Impero Austro-ungarico, restava formalmente un regno, anche se era impossibile il ritorno di un Asburgo sul trono.

Infine, ANSA ci dice che  Il culto di Horthy, figura controversa della storia ungherese, è stato affermato anche da Orban nel segno del “nazionalismo cristiano. Questa è l’unica cosa esatta scritta da ANSA.

In effetti la figura di Horthy è ancora popolare in Ungheria, un Paese dove la Storia non si scrive a tesi precostituite, ma narrando i fatti accaduti. Horthy si trovò nel mezzo della tragedia che sconvolse l’Europa e seppe, finché non fu arrestato dai tedeschi, fare il possibile per limitare la tragedia del suo popolo, di cui facevano parte anche gli ebrei cittadini ungheresi.

Poi Horthy seguì la sorte di tutti i perdenti, che è quella di avere torto, sempre e comunque.

Potremmo chiudere tutta la vicenda dicendo che all’ANSA hanno qualche redattore dotato di crassa ignoranza e qualche capo-redattore che non rilegge quanto scritto dai suoi sottoposti (o forse è ignorante anche lui).

Però è più che lecito avere dei dubbi. Già, perché sappiamo che l’Ungheria, da quando c’è al governo Viktor Orban, è una nazione scellerata. Orban ha infatti delle colpe imperdonabili: ha migliorato la vita del suo popolo, ha liberato l’Ungheria dai lacci del FMI, non si è piegato ai diktat di assegnazioni di clandestini, né tantomeno si piega ai diktat della mafia LGBT. Rivendica l’indipedenza dell’Ungheria dalle prepotenze della UE e ha fatto addirittura inserire nel preambolo della Costituzione la dichiarazione esplicita sulle radici cristiane dell’Ungheria.

Ora, comunicare che in Ungheria ci sono nostalgie e manifestazioni di piazza per commemorare un bieco filonazista e deportatore di ebrei come l’Ammiraglio Horthy, fa sempre comodo per dipingere l’Ungheria come Paese ammorbato da filonazismo e antisemitismo.

E invece l’Ungheria non è così. Né l’Ammiraglio Horthy fu nazista e deportatore di ebrei.

Ma tant’è. La verità, si sa, è tutto ciò che è funzionale alla causa del “Partito”… Se poi la realtà è diversa, si vede che è una realtà sbagliata e basta modificarla a suon di bugie.

Semplice, no?

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