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La logica, signora mia, la logica! Nella Penisola dei moralisti a gettone, dove per convenienza ci si mette in coda tra i baciapile e per interesse si vanno a slinguazzare le sacre pantofole, si potrebbe stilare un referto di doppiopesismo se non addirittura di schizofrenia.

I Migliori, i Savi, gli Ottimati, i più Intelligenti tra noi che si candidano alle elezioni e pretenderebbero di vincerle non ne sono forse consapevoli, come il coro delle Coturnici al loro servizio permanente ed effettivo. L’udito duro, nell’urlo estremo che altri in passato hanno confuso per chiamata a Elia, ha vaneggiato Elly. Da qui ad altri vaneggiamenti il passo è stato breve. Perché, chiarendo e ricapitolando, sotto il Tricolore e il Cupolone, a differenza di quel che accade nei Paesi dove gorgoglia il rivo dell’etica Protestante con lo spirito del Capitalismo, la patata in affitto, dicesi mercimonio della frittella o prostituzione, la pratica un tempo ritenuta finanche sacra e da sacerdotesse, pure come libera scelta svincolata da sfruttamenti o da tratte, viaggia ancora osservata speciale e con sospetto, con la puzza sotto il naso: “schifezza”, “volgarità”, “sconcezza”, “ludibrio delle genti”, “offesa al pudore”, “oltraggio all’onore e alla dignità della donna”, eccetera eccetera.

Già lo sai, nonostante tutto l’onda è sempre puritana e perbenistica alla Merlin. Amen.

Invece l’utero in affitto, dicesi maternità surrogata o ventre bancomat o sforna bebè a pagamento o fammi un bimbo paffutello che ti faccio un bonifico, si giudica “bellezza”, “meraviglia”, “generosità”, “diritto”, “modernità”, “progresso”?

I conti non quadrano, signora mia, le idee non si allineano, il principio di non contraddizione scricchiola. Certo la domandina suona ingenua, innocente, appena appena scomoda, meno potente dell’altra che dovrebbe incoraggiare le voci dei tanti politici che si definiscono (a parole) cattolici: “Elì, Elì, lemà sabactàni?”. Non significa, tuttavia, che si debba evitare di porla.