Non c’è limite alla presa in giro del popolo italiano

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La validità del Green Pass per gli appartenenti alle Forze dell’ordine viene prorogata fino al termine del servizio. È la plateale confessione dell’inutilità, ai fini sanitari, di questo strumento dittatoriale.

 

Ci sono cose così elementari che le capisce anche un bimbetto. Dopo lunghi sforzi, ci è arrivato anche il Ministro dell’interno, quella signora Lamorgese che con pugno di ferro, occhio di lince e sagacia volpina garantisce agli italiani sicurezza, ordine e rispetto della legge. Lo si è visto bene sabato scorso.

In questi giorni i sindacati delle Forze dell’ordine avevano fatto presente la situazione tragicomica che si prospettava. A partire da domani, 15 ottobre, entrando in vigore le norme che obbligano tutti i lavoratori a essere muniti di Green Pass, in teoria il poliziotto o carabiniere o finanziere, o penitenziario munito di un Green Pass di validità 48 ore (rilasciato avendo fatto il tampone), dovrebbe lasciare il servizio allo scadere di questo nuovo simpatico passaporto comunista. Già, ma cosa fa allora il poliziotto impegnato in un’azione, o che sta arrestando un malvivente, o che si trova in una delle mille situazioni in cui un agente dell’ordine non può certo dire “Ho finito il turno, ciao, vado a casa”?

Ecco allora il colpo di genio:

questa frase è estratta (pag. 3) dalla circolare del Capo della Polizia, che potrete leggere interamente cliccando su https://www.ilnuovoarengario.it/wp-content/uploads/2021/10/zgpcirccp.pdf  .

E’ ovvio che il governo di Adolfo, essendosi infilato in un vicolo cieco, non poteva fare altrimenti. Consideriamo anche che, fatto il tampone, il Green Pass non può essere rilasciato immediatamente, perché serve il tempo per analizzare il reperto e quindi la validità effettiva si riduce a 24 ore o anche meno, perché il passaporto comunista ha comunque decorrenza dal momento del prelievo.

È recente il caso di un preside, più deficiente della media, che ha imposto a una insegnante di sostegno di lasciare il servizio esattamente allo scadere delle 48 ore di validità del Green Pass, lasciando così senza assistenza un allievo disabile.

E i poliziotti comandati con turni di 15 giorni a Lampedusa? O quelli in Val di Susa, con turni di 10 giorni?

E allora, ecco la soluzione geniale: la validità del passaporto comunista, alias Green Pass, è prorogata fino al termine del servizio.

Questa è la palese, chiara, inequivocabile ammissione di ciò che sapeva già il gatto e che sapevano tutti coloro che non hanno ancora gettato il cervello all’ammasso: il Green Pass non serve a nulla dal punto di vista sanitario.

È semplicemente:

  • L’attestazione di aver aderito alla Nuova Religione, la cui cerimonia di iniziazione comporta l’inoculazione di quella roba che chiamano “vaccino”, oppure…
  • L’attestazione di aver fatto un tampone (la cui validità è peraltro molto discussa), tampone che peraltro è l’anticamera dell’inoculazione della “roba”, perché chi può fare ogni 48 ore un tampone?

La validità di 48 ore ci era venduta come tutela della salute, perché scaduto tale termine si rende necessario un altro controllo.

Ed ecco che invece con un colpo di bacchetta magica le 48 ore possono prorogarsi fino al “termine del servizio”, anche se questo servizio può durare giorni e giorni.

In argomento, è utile e interessante sapere che comunque negli ospedali chi viene ricoverato di lunedì – per interventi e /o controlli programmati – viene sottoposto a tampone il venerdì. In questo caso, altra magia, il tampone vale 72 ore.

Quelli che andarono in estasi mistica quando la guida del governo venne affidata ad Adolfo Draghi, riflettano un pochino. Adolfo è un prefabbricato come gli altri, che si è guadagnato chiara fama non tanto per personali capacità e doti, quanto per essere sempre stato dalla parte “giusta”, fedele esecutore degli Ordini Superiori, avendo di suo senza dubbio un tratto di distinzione di cui sono privi i suoi patetici predecessori.

Ma Adolfo è nei pasticci e non ha il minimo ritegno a prendere in giro il popolo italiano. Evidentemente per ora si sente al sicuro e comunque non può certo disobbedire agli ordini che riceve. In poche ore verrebbe liquidato.

È il popolo italiano che deve ribellarsi, non dare tregua a questi cialtroni che hanno occupato i Palazzi del potere e da lì agiscono quotidianamente, seppur con goffaggine, per distruggere l’Italia.

Domani, giorno 15, sarà interessante vedere cosa accadrà a Trieste e in tante altre città dove la protesta sta aumentando, giorno per giorno. Cosa farà la signora Lamorgese? Qualche giochetto sporco come quelli di sabato scorso a Roma? Userà ancora gli agenti dell’ordine a uso e consumo non della legge, ma dei piani distruttivi che arrivano dall’alto?

E per chiudere, permettetemi di tornare su un argomento di questi giorni: la violenza. Lasciamo perdere le vette di idiozia di chi combatte il “fascismo” (morto 76 anni fa) o di un Landini che, disciplinata pedina del sistema, adesso frigna di attentati alla Costituzione, alla democrazia, eccetera. Lasciamo perdere i cretini che, tanto per far vedere che fanno qualcosa, propongono lo scioglimento di Forza nuova.

Mi assumo tutta la responsabilità di quello che dico e scrivo: affermare che la violenza “è sempre da deprecare” è semplicemente cretino, o ipocrita. E questo vale anche per la signora Meloni, che pur sinceramente ammiro.

La violenza, la guerra, non hanno niente di bello. Ma sono passaggi storici tanto dolorosi quanti inevitabili, quando si generano condizioni da cui è impossibile uscire pacificamente.

Abbiamo al governo un gruppo di malviventi, che può agire, imporre, operare arresti, solo perché dispone della forza. Contro i malviventi la ribellione è inevitabile. Alla fine, ci saranno dei vinti e dei vincitori. E si vedrà…

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1 commento su “Non c’è limite alla presa in giro del popolo italiano”

  1. la Tirannide dell’ Idiozia grava sull’ anima dei Resistenti come un vero e proprio Martirio dell’ Intelligenza ! Dio salvi dall’ ira del giusto !

I commenti sono chiusi.

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